Tiscali e Fastweb, summit con sindacati (in allarme)
Settimana di incontri fra sindacati, Tiscali e Fastweb. Lunedì il summit sarà in Unindustria a Roma. Al centro delle discussioni la cessione del ramo di azienda Fixed Wireless Access di Tiscali – con infrastrutture Fwa (836 torri) e 34 dipententi full time – che insieme con il passaggio di 40 Mhz nella banda 3.5 Ghz in pancia alla compagnia sarda rappresenta il cuore dell’accordo siglato da Fastweb e Tiscali a fine luglio. Un’intesa da 150 milioni sulla quale le banche, chiamate a a dire la loro sul piano di ristrutturazione di Tiscali, starebbero tentando di giocare al rialzo. Con il closing Fastweb porterà a casa frequenze adatte per lo sviluppo del 5G – e senza svenarsi come hanno dovuto fare le altre telco durante l’ultima asta – dando a Tiscali ossigeno utile per i conti dell’azienda oltre alla possibilità di concentrarsi sui servizi. Qui si arriva al secondo incontro, martedì al ministero dello Sviluppo economico. I sindacati attendono da Tiscali aggiornamenti su quello che la telco fondata da Renato Soru e di proprietà del magnate russo Vadim Belyaev intenderà fare in termini di piano industriale. Nell’aria ci sono segnali di interesse da parte del fondo SpringWater per l’area retail. In ogni caso, fra i sindacati c’è allarme sulla situazione dell’azienda. Attuale e futura. (A. Bio.)