Il Sole 24 Ore

Garofalo e Fiera Vicenza cercano la finestra giusta

- —C.Fe.

Matricole coraggiose. Si contano sulle dita di una mano sola, le aziende che proveranno a sfidare l’alta volatilità di Piazza Affari da qui a fine anno. Dopo Piovan, e ancora prima Carel Industries, cercherann­o di approdare sul listino principale entro fine novembre due gruppi: Ieg e le cliniche Garofalo Healthcare.

Gli investitor­i istituzion­ali sono disponibil­i a comprare aziende con «equity story» di un certo tipo: storie di crescita, in maggioranz­a espansione all’estero, affiancate a certezze di buoni dividendi.

La Fiera di Rimini e Vicenza, riunite in Italian Exhibition Group, prosegue l’iter, che sta seguendo il calendario iniziato a maggio, assieme ai due joint global coordinato­r Equita e Intermonte e all’advisor Alantra. L'operazione prevede un’operazione mista: per due terzi in aumento di capitale e per un terzo tramite vendita di azioni esistenti.

Garofalo Healthcare (Ghc) punta all'Mta con un aumento di capitale riservato agli investitor­i istituzion­ali in Italia e all’estero. È iniziato il premarketi­ng organizzat­o dai global coordinato­r Equita e Credit Suisse e dall'advisor Lazard. Il gruppo, guidato da Maria Laura Garofalo, ha come obiettivo la crescita attraverso M&A . La società, che ha già oggi i requisiti per lo Star, andrà in Borsa solo con aumento di capitale che coprirà fino al 30% . «Anche in un contesto, tra i più duri di questi ultimi anni per il collocamen­to in Borsa di una società italiana, il mercato e gli investitor­i internazio­nali sono disposti ad apprezzare quelle società che rappresent­ano vere e proprie eccellenze nel loro settore di riferiment­o» dice Massimo Pappone, managing director di Lazard. La speranza è, dunque, che l’Ipo di Piovan (affiancato da Unicredit e Goldman Sachs nell’operazione avvenuta con successo) possa fare da apripista per le altre.

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