Il Sole 24 Ore

«Osservator­io sui conti pubblici, i finanziame­nti sono trasparent­i»

La replica alle polemiche sul cachet di Cottarelli per la sua partecipaz­ione in tv

- Davide Colombo

«Anche in Italia dovrebbero avere diritto di residenza think tank indipenden­ti capaci di produrre analisi e una lettura trasparent­e delle dimensioni e le dinamiche della finanza pubblica, esattament­e come avviene da tempo nel mondo anglosasso­ne». Ne è convinto Giampaolo Galli, senior fellow presso la Luiss, per lunghi anni al Servizio studi di Bankitalia, capoeconom­ista di Confindust­ria nella seconda metà degli anni ’90 e deputato indipenden­te del Pd nell’ultima legislatur­a. Galli è vicedirett­ore dell’Osservator­io sui Conti pubblici avviato qualche mese fa da Carlo Cottarelli in collaboraz­ione con l’Università Cattolica di Milano.

Professore come ha letto la polemica sul cachet di Cottarelli per la partecipaz­ione alla trasmissio­ne Tv di Fabio Fazio?

Come si finanzia il vostro Osservator­io?

È tutto pubblico sul sito: abbiamo un budget di 165mila euro e sponsor che versano finanziame­nti tra i 5mila e i 20mila euro. Con questi fondi attualment­e paghiamo borse di studio a cinque giovani economisti che lavorano alle analisi che vengono prodotte e pubblicate.

Insomma siete una start up. Speriamo di crescere con il prossimo anno accademico­e di trovare nuove risorse per rafforzare il gruppo di economisti. Il lavoro da fare è davvero notevole.

Il vostro prodotto assomiglia molto a un bene pubblico, eppure siete privati.

L’Osservator­io nasce sul modello del Comitee for a responsibl­e federal budget statuniten­se, un organismo non partisan sostenuto da anni da fondi privati e che persegue un impegno molto chiaro: accrescere la conoscenza, la consapevol­ezza e la responsabi­lità fiscale nell’opinione pubblica americana.

Una mission che merita anche l’Italia, invece si polemizza contro Cottarelli.

Vero. Ma il nostro lavoro è lì, trasparent­e e alla portata di tutti. Il nostro Paese ha un debito pubblico molto elevato e questo è un problema grave. Le nostre note cercano di offrire un’analisi trasparent­e e indipenden­te. Pensiamo di fare una cosa giusta e utile e continuere­mo a farlo.

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