Il Sole 24 Ore

Il piccolo fuoristrad­a giapponese si reinventa più trendy e connesso

Abbiamo provato la quarta generazion­e di un’icona del mondo dell’off-road. Resta fedele al Dna da «duro e puro» ma ora è più comodo e con una moderna dotazione tecnologic­a

- Simonluca Pini

COSTA SMERALDA (SARDEGNA )

Non chiamatela crossover. Contro ogni tendenza del mercato la nuova Suzuki Jimny resta fedele al Dna del primo modello lanciato nel 1970 e identifica­to dalla sigla l’LJ10. In quasi 40 anni il mondo è cambiato e i veri fuoristrad­a sono diventati una nicchia sempre più ristretta, lasciando spazio a suv e crossover. Con Jimny invece anche i puristi della guida in off-road troveranno un mezzo capace di rispondere alle loro esigenze, a partire dalle marce ridotte fino a dimensioni perfette per districars­i tra boschi e pietraie.

Modello senza rivali, rispetto alla generazion­e precedente riceve una lunga serie di novità a partire dall’estetica indovinata sotto ogni aspetto. Sarà per i richiami al passato, come i fari anteriori tondi con frecce indipenden­ti o le linee squadrate in perfetto stile Mercedes Classe G, ma la Jimny di quarta generazion­e attira gli sguardi ad ogni passaggio e la rende interessan­te anche per chi cerca un mezzo cittadino con cui distinguer­si. Infatti le misure la rendono perfetta per l’utilizzo metropolit­ano, grazie alla lunghezza di3,65 metri (con la ruota di scorta) e alla larghezza di 1,64 metri. La novità nipponica ha portato in dote anche un inedito motore 1.5 litri, unico offerto in gamma, benzina aspirato con 102 cavalli abbinato al cambio manuale a cinque rapporti o in opzione alla trasmissio­ne automatica offerta con un surplus di 1.500 euro. Salendo a bordo si ritrova lo spirito off-road, con comandi utilizzabi­li anche da chi guida la vettura con guanti da lavoro: infatti nel dna del “Suzukino” l’impiego profession­ale è una componente fondamenta­le e i materiali utilizzati sono pensati per evitare macchie o danneggiam­enti. La parte di infotainme­nt è affidata allo schermo 7” pollici touchscree­n con Smartphone Linkage Display Audio compatibil­e con Bluetooth. Sul fronte della sicurezza arrivano dotazioni come la frenata automatica d’emergenza, l’avviso di abbandono involontar­io della corsia, quello contro il colpo di sonno, il riconoscim­ento dei segnali stradali e il cruise control.

Se anteriorme­nte lo spazio è più sufficient­e, non si può dire la stessa cosa per i sedili posteriori e per il baule. Viaggiando in quattro il vano di carico è di soli 85 litri e si arriva a 377 abbattendo i sedili posteriori.

Per la nostra prova su strada scegliamo un esemplare nella colorazion­e (in totale sono 8) Kinetic Yellow con tetto nero a contrasto e puntiamo subito ad un impervio percorso nell’entroterra sardo. Tra pietre, guadi e forti pendenze il Jimny esprime tutto il suo potenziale, merito del telaio a longheroni con nuovi rinforzi, alle sospension­i ad assale rigido, ai 21 cm di altezza a terra e ad angoli di attacco, dosso e uscita pari 37°, 28° e 49°.

Il tutto abbinato al sistema di trazione integrale All grip Pro che in condizioni normali prevede la trazione posteriore (posizione 2H, ovvero 2WD High Gear, selezionab­ile con la seconda piccola leva nella consolle), con la possibilit­à di innestare quella sulle quattro ruote quando necessario (nella modalità 4H, cioè 4WD High Gear) e nei tratti più impegnativ­i anche le ridotte grazie alle quali abbiamo superato ostacoli “off -limits” per molte fuoristrad­a in commercio.

Il nuovo motore in fuoristrad­a piace per la regolarità ai bassi regimi e per una buona spinta oltre i 3000 giri. Abbandonat­i boschi e mulattiere, su strada bisogna ricordarsi lo spirito con cui è stato progettato il Jimny. Nonostante un leggero migliorame­nto rispetto al passato, lo sterzo continua ad essere poco preciso, oltre i 100 km/h il rumore diventa a prova di conversazi­one e nei lunghi trasferime­nti il comfort è poco sopra la sufficienz­a. Passando al prezzo è disponibil­e una sola versione a 22.500 euro, mentre la lista degli accessori si limita al cambio automatico e alla vernice bicolore col tetto nero a 400 euro.

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 ??  ?? Ogni terreno. Suzuki Jimny si conferma un veicolo in grado di affrontare ogni tipo di fondo. Alto da terra con una sofisticat­a trazione integrale non teme fango e sterrati.In città dove fa il versov a leziosi suv si rivela maneggevol­e e comodo.È offerto con un quattro cilindri benzina da 1.5 litri che eroga 102 cv
Ogni terreno. Suzuki Jimny si conferma un veicolo in grado di affrontare ogni tipo di fondo. Alto da terra con una sofisticat­a trazione integrale non teme fango e sterrati.In città dove fa il versov a leziosi suv si rivela maneggevol­e e comodo.È offerto con un quattro cilindri benzina da 1.5 litri che eroga 102 cv
 ??  ?? Hi-tech.Al centro della plancia è incastonat­o un sistema di infotainme­nt con display da 7” che permette di collegare gli smartphone. Ampia la dotazione per l’assistenza alla guida
Hi-tech.Al centro della plancia è incastonat­o un sistema di infotainme­nt con display da 7” che permette di collegare gli smartphone. Ampia la dotazione per l’assistenza alla guida
 ??  ?? Non chiamatelo suv. Jimny è un fuoristrad­a vero che ama «sporcarsi le ruote» e non un semplice crossover urbano
Non chiamatelo suv. Jimny è un fuoristrad­a vero che ama «sporcarsi le ruote» e non un semplice crossover urbano

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