Mercedes scommette sulle ibride plug-in
La Stella a tre punte lancia Classe E e C «ricaricabili» e la GLC fuel cell a idrogeno
In attesa che l’elettrico ingrani una volta per tutte, Mercedes prepara un’intera gamma di modelli elettrificati che si candidano a traghettatori verso l’era d del 100% a batteria. Due i modelli alla base della strategia della stella a tre punte: la Classe E ibrida plug-in con motore a benzina e la Classe C ibrida plug-in diesel. Sarà la piattaforma ibrida il centro di tutto lo sviluppo, con l marchio EQ Power dedicato alle ibride ricaricabili. A bordo della E 300e EQ Power e della C 300de EQ Power si percepiscono subito tutti i vantaggi della scelta ibrida: il computer di bordo che diventa un vero e proprio copilota, capace di prevedere le situazioni più importanti riguardanti il percorso che si sta facendo e di suggerire di conseguenza anche dei comportamenti al guidatore. Ma se chi è al volante glielo consente, il software può prendere il controllo della guida, azionando l’acceleratore e il freno per consumare solo quello oltre a recupera l’energia nella frenata.
Se si riceve il suggerimento di sollevare il piede dall’acceleratore e lo si rispetta, l’auto è in grado anche in discesa di controllare la velocità rimanendo nei limiti e recuperando energia nel modo migliore. Un sorta di “aiutino” che però porta chi è al volante a guidare meglio, ma anche un altro passo verso la guida autonoma.
Tutti i modelli dotati di motori benzina e diesel diventeranno ibridi entro il 2022, grazie alla disponibilità della tecnologia dei 48 Volt e alla formula “mild-hybrid” con motorini elettrici di potenza tra i 10 e i 25 kW che affiancheranno il motore a combustione interna.
Ed è cosi che gli sviluppi che hanno riguardato il sistema di gestione energetica delle ibride plug-in saranno trasferiti anche alla “mild-hybrid” che verrano identificate con il marchio EQ Boost.
E veniamo alla novità forse più intrigante la GLC F-Cell che sarà sul mercato con il marchio EQ (qello per le auto full electric) in Germania e in Giappone dalla fine dell’anno, con una formula di affitto a lungo termine che costerà 799 euro al mese.
Al volante la vettura pare confermare che l’idrogeno avrà un suo ruolo nell’ambito della rivoluzione elettrica. L’accelerazione del motore elettrico alimentato da celle a combustibile è istantanea così come l’architettura di base è la stessa degli altri modelli plug-in della Mercedes, con batterie ricaricabili dall’esterno che danno energia necessaria al sistema e possono garantire da sole circa 50 km di autonomia di marcia.
Se si preme con decisione il pedale dell’acceleratore, invece di avviarsi un motore benzina o diesel con le relative emissioni allo scarico, entrano in gioco le celle a combustibile e l’idrogeno che danno energia all’elettromotore posto all’anteriore. Dal tubo di scappamento esce solo vapore acqueo e le emissioni inquinanti rimangono a livello zero. Mentre guidando la Mercedes GLC F-Cell sulla strade tedesche si apprennde che in Germania ci saranno 100 stazioni di rifornimento di idrogeno entro il 2023 sulla base di un programma finale di 400. Il tutto basato su un impegno sottoscritto dal gruppo Daimler, oltre che da Linde, da Air Liquide, da OMV, da Shell e da Total che hanno costituito una joint venture nel 2015 e che comincia ora a dare risposte concrete all’investumento economico sottoscritto.