Il gruppo Ferragamo perde la signora Wanda «matriarca» dal 1960
La maison Ferragamo perde il faro che haindicatolarottapermoltissimianni: è morta ieri, a 96 anni, Wanda Miletti Ferragamo, moglie del fondatore della maison di moda, Salvatore, di cui era rimasta vedova nel 1960 con sei figli. È stata una delle prime donne imprenditrici in Italia alla guida di uno dei marchipiùprestigiosidelmadeinItaly.Negli ultimi anni era presidente onoraria della maison presieduta dal figlio più grande, Ferruccio. «I suoi preziosi insegnamenti e la sua memoria saranno per tutti noi un esempio di rettitudine edigrandepassioneperlavita»,hanno scritto i figli Giovanna, Ferruccio, Leonardo e Massimo (Fiamma e Fulvia sono morte) ai dipendenti dell’azienda.
Dotatadigrandecarattereedeterminazione, Wanda Ferragamo è stata il collantedellanumerosafamigliaFerragamo. «Una grande donna – la ricorda RaffaelloNapoleone,direttoredelpersonaledellaSalvatoreFerragamoprima didiventareamministratoredelegatodi PittiImmagine-unagrandemadre,una grandeimprenditrice,pienadisaggezza. Ha avuto una grande vita ed è stata unesempiopazzescopertutti».Lamorte di Wanda Ferragamo apre scenari nuovi per la maison, quotata in Borsa e datempoalcentrodivocisupossibiliaggregazioniovenditadapartedellafamiglia,chedetienelaquotadimaggioranza.FerruccioFerragamohainpiùoccasioni ribadito che «l’azienda non è in vendita»echelafamigliaintendecontinuarelastraordinariaavventuraavviata dalpadreSalvatore,partitodall’Irpinia per emigrare in California nel 1915 e diventato in pochi anni il “calzolaio delle stelle”cherealizzavalescarpeperledive diHollywood,daMarylinMonroeaGretaGarbo.NegliUsaSalvatoreiniziòlaricercadellascarpaperfetta,dedicandosi allostudiodell’anatomiadelpiedeeinserendo tra suola e intersuola una lamelladiacciaio.Quandonel1927decise di tornare in Italia, scelse di stabilirsi a Firenze,cheinquelmomentoeralapatriadelleartiedell’artigianato.Quando nel1960morì,Wanda,cheaveva39anni enonsieramaioccupatadell’aziendadi scarpe,sirimboccòlemanicheepreseil timone. Facendone uno dei brand più prestigiosi del made in Italy.
«Non dimenticheremo mai la tenacia, la passione e la visione di una donna unica come Wanda», ha detto ieri il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Con la sua scomparsa perdiamo una donna che, con tenacia e passione, ha contribuito a tenere in alto il nome della Toscana e dell’Italia in tutto il mondo», ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Dal mondo della moda intero grandi parole di stima e di ammirazione.