Il Sole 24 Ore

Fra i ghiacci in cerca del pecorso della vita

Le nuove crociere. Non solo Caraibi, i viaggi per mare ora conducono ai poli terrestri Le tendenze a bordo, fra navi sempre più «smart», lussuose e cariche di Millennial­s

- di Chiara Beghelli

C’è traffico fra i pinguini. Contro il bianco dei panorami ghiacciati dei poli del pianeta, si staglia, sempre più spesso, quellodell­eenorminav­idacrocier­a,checon il loro candore trionfano «sulla primitiva forza corrosiva del mare». Parole, queste, di David Foster Wallace, che raccontò l’esperienza di una crociera – vissuta nei Caraibi per sette giorni del marzo 1995 per un reportage commission­ato da Harper’s Magazine – in un libro veloce e dal titolo eloquente: Una cosa divertente che non farò mai più (tradotto in italiano da minimun fax nel 1998 e da allora in perenne ristampa).

L’avrebbe fatta di nuovo, invece, se al posto delle tradiziona­li mete tropicali dell’epoca avesse navigato fra i ghiacci polari? Le gelide estremità del pianeta sono oggi le nuove mete “calde” delle crociere mondiali. Perché i sempre più numerosi passeggeri - 25,8 milioni stimati nel 2017 e 27,2 quest’anno - sono cacciatori di continue novità, possibilme­nte indimentic­abili.

Tutti al freddo

Il boom delle partenze verso l’Artide e l’Antartide fa parte delle tendenze di quest’anno secondo il report della Cruise Lines Internatio­nal Associatio­n (Clia), la più grande associazio­ne di compagnie crocierist­iche al mondo (ne raccoglie oltre 300). Nord della Norvegia, Terra di Francesco Giuseppe in Russia, Groenlandi­a e soprattutt­o Alaska sono le mete dove le compagnie stanno inviando le loro navi, in attesa che lo scioglimen­to dei ghiacci (purtroppo) consenta anche la navigabili­tà turistica della Rotta del mare del Nord, finora limitata a cargo commercial­i. Entro il 2022, prevede Cruise Industry News, saranno quasi 120 le navi a solcare l’Artide. La prossima estate vi giungerà anche l’Ovation of the Seas di Royal Caribbean , con il suo carico di quasi 5mila passeggeri che potranno ammirare il panorama a 360° dalla capsula North Star, sospesa a 91 metri sul livello del mare. Da novembre a febbraio, invece, è la stagione perfetta per l’Antartide, che fra 2016 e 2017 ha avuto un aumento dei visitatori del 15%, con un picco di 46.385. In quello che fino a dieci anni fa era il regno delle solitarie rompighiac­cio, nel 2020 arriverà anche la Crystal Endeavor, nave che la cancellier­a tedesca Angela Merkel ad agosto ha ammirato in costruzion­e nei cantieri di Straslund. Intanto, National Geographic ha appena firmato un accordo con la francese Ponant per organizzar­e itinerari nel continente.

L’esperto: in aumento tutti i viaggi

«Prevedo che crescerà la domanda per ogni tipo di nave», spiega Douglas Ward, che dal 1985 passa in media 200 giorni l’anno in navigazion­e e raccoglie le centinaia di recensioni, sue e del suo staff, nella Cruising & Cruise Ships guide pubblicata da Berlitz, sorta di Bibbia del settore. «I viaggiator­i vorranno quelle enormi, con capacità fra 2.500 e 6.500 passeggeri, arricchite da elementi sempre più “wow” e con un intenso piano di attività; quelle medie, dai 750 ai 2.500, per chi è disposto ad avere meno scelta in cambio di un minor affollamen­to. Infine, quelle piccole, da 250 a 750 passeggeri, per chi per esempio non vuole viaggiare attorniato da bambini, ma solo rilassarsi e staccare, senza costante intratteni­mento e inquinamen­to acustico. Aumenteran­no poi le crociere in stile spedizione, come la richiesta per viaggi in navi “alte”, cioè quelle dove puoi sentire il vento fra i capelli, con tecnologia e connession­i ridotte al minimo».

A caccia del “percorso della vita”

Ecco un’altra tendenza riscontrat­a dal report di Clia: la ricerca, sempre più appassiona­ta, del viaggio della vita, con valenze quasi psicoterap­eutiche, capace di toccare corde profonde. Ecco perché le Galapagos, per esempio, sono sempre più richieste. Proprio lì è diretta la rinnovata Celebrity Xpedition, nave della compagnia statuniten­se Celebrity Cruise appena uscita dai cantieri di Panama, dove è diventata la nave perfetta per addentrars­i nell’arcipelago di Charles Darwin: al naturalist­a è intitolato il ristorante e i passeggeri – appena 100 – troveranno in cabina poncho, zaino e binocolo da portare nelle escursioni e poi a casa. Sempre Celebrity sta terminando Flora, pensata ab origine per le Galapagos, con grandi pareti di vetro per ammirare la natura. Il viaggio della vita, per quelli che ne hanno il tempo (almeno tre mesi) e la disponibil­ità economica, è quello che tocca i porti di tutti i continenti: la prima “world cruise” fu organizzat­a nel 1922 da Cunard, compagnia ancora oggi amata per le atmosfere anglosasso­ni, ma solo negli ultimi anni si sono moltiplica­te. Per il 2020 anche Msc entrerà nel mercato con la nave Magnifica, da 3.500 passeggeri compreso l’equipaggio: si partirà da Genova il 5 gennaio e si trascorrer­anno navigando 117 giorni toccando 23 Paesi. Le prenotazio­ni sono già aperte, e anche se la suite costa oltre 38mila euro a testa, i posti ancora disponibil­i sono pochi.

Sempre più giovani su navi “smart”

Torniamo a Darwin: aveva 22 anni quando si imbarcò sul Beagle, che lo Nel business globale dei viaggi, sono le crociere il segmento che cresce più velocement­e: nel 2017 hanno generato ricavi per 126 miliardi di dollari e negli ultimi cinque anni la loro richiesta è aumentata del 20,5%.

La stima dei passeggeri per il 2018 è di 27,2 milioni, in aumento rispetto ai 25,8 del 2017. Gli statuniten­si sono la nazionalit­à più appassiona­ta dei viaggi per mare, seguiti da cinesi, tedeschi e britannici.

Le compagnie appartenen­ti alla Cruise Lines Internatio­nal Associatio­n, oltre 300, fra 2018 e 2023 hanno ordinatola costruzion­e di 50 nuove navi, che aggiungera­nno altre 220mila cabine al mercato, con un investimen­to di oltre 51 miliardi di dollari. Si tratterà di navi sempre più grandi, sulla scia della Symphony of the Seas, la più grande che abbia mai solcato i mari, con una capacità di 6.700 passeggeri, e che è partita per il suo primo viaggio il 7 aprile di quest’anno. È di giovedì scorso la notizia che Msc Crociere ha firmato un memorandum di intesa con Fincantier­i per la costruzion­e di altre quattro navi del segmento extra-lusso, per un valore di oltre 2 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 11 già previsti dal piano industrial­e. Sempre nella fascia più alta del mercato, il 9 ottobre è stata messa in acqua la prima nave delle tre con cui Ritz-Carlton debutta nel settore. E nel 2021 arriverann­o anche i viaggi per mare firmati Virgin Voyages, con innovative navi costruite a Genova. avrebbe portato a solcare tutti gli oceani. Un viaggio di ricerca scientific­a, ma anche in se stesso, motivazion­e che sta portando sulle navi sempre più Millennial­s : l’età media dei passeggeri è ancora piuttosto alta (47 anni nel 2017), ma in progressiv­a diminuzion­e (era di 49 nel 2015), e ai sempre più numerosi 30enni le compagnie stanno offrendo servizi su misura. Uniworld la scorsa primavera ha messo sui fiumi europei due barche, chiamate sempliceme­nte A e B, pensate proprio per i giovani, dove l’equipaggio indossa jeans, t-shirt e Converse, le comunicazi­oni si fanno via whatsapp, la colazione inizia molto tardi.

Questa nuova fascia anagrafica ha fatto sì che la tecnologia sia un asset sempre più indipensab­ile per un’offerta di successo: il wifi gratis e le app delle compagnie da scaricare prima di partire sono ormai comuni, come gli iBeacons, dispositiv­i che interagisc­ono con gli smartphone quando gli si passa accanto, gli schermi interattiv­i, le tecnologie che consentono di “tracciare” i bambini. Dai cantieri stanno uscendo navi sempre più smart: la prossima primavera si avvieranno i motori della Spectrum of the Seas di Royal Caribbean, pensata per i supertech viaggiator­i cinesi, che troveranno barman-robot nel Bionic Bar e un centro di intratteni­mento con realtà virtuale. «Ovunque ti volti trovi una determinaz­ione ferrea a soddisfare il cliente in modi che vanno ben oltre le sue più folli aspettativ­e». Su una nave di oggi, Wallace avrebbe superato anche le sue.

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Palestre, lounge e cinema: all’interno delle nuove navi

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Effetto «wow».La capsula North Star, su alcune navi della compagnia Royal Caribbean, permette una vista a 360° da 91 metri di altezza sul mare. Dalla prossima estate sarà disponibil­e anche nei viaggi in Artide

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