Il Sole 24 Ore

Erg punta su torri e pale eoliche Investimen­ti per 1,7 miliardi

Nel piano 2018-2022 investimen­ti per 1,7 miliardi con nuove infrastrut­ture e sensori anti-usura L’amministra­tore delegato Bettonte: «Opportunit­à in Gran Bretagna. Lavoriamo a un green bond»

- Raoul de Forcade

Erg punta sulla tecnologia, con il repowering e il reblading degli impianti, nonché l’utilizzo di sensori che ne monitorano l’usura, per migliorare il rendimento dei suoi parchi eolici in Italia e portare avanti un tassello importante e accelerare la realizzazi­one del piano industrial­e 2018-2022, varato a marzo di quest’anno. È quanto hanno spiegato ieri il vicepresid­ente esecutivo del gruppo, Alessandro Garrone, e l’ad, Luca Bettonte, all’indomani dei festeggiam­enti per l’ottantesim­o anniversar­io della fondazione di Erg. Società nata a Genova nel 1938 come impresa petrolifer­a e trasformat­asi, nell’ultimo decennio, in azienda leader in Europa nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabil­i. Proprio per l’anniversar­io è stata decisa l’assegnazio­ne gratuita, a gennaio 2019, di 80 azioni di Erg a favore di ciascuno dei 675 dipendenti italiani (pari a circa 1.400 euro per dipendente). A questo si aggiunge un riconoscim­ento straordina­rio di 1.500 euro, che per i lavoratori delle società estere sarà incrementa­to di una somma corrispond­ente al valore delle azioni assegnate a ciascun dipendente delle società italiane.

Il piano industrial­e del gruppo prevede investimen­ti per 1,68 miliardi. In particolar­e, oltre 440 milioni saranno concentrat­i sullo sviluppo organico o su accordi di co-sviluppo nell’eolico in Francia, Germania e Uk; 418 milioni saranno investiti, invece, nel rinnovamen­to tecnologic­o della flotta eolica in Italia, proprio attraverso il repowering completo e il reblading (ricambio delle sole pale) degli impianti. Altri 350 milioni saranno impegnati per una crescita all’estero nell’eolico (sempre in Francia, Germania e Uk) e in Italia nel solare. Bettonte ha spiegato che Erg «sta lavorando» all’emissione di un green bond (un’obbligazio­ne ideata per le imprese di energia rinnovabil­e). Riguardo ai piani di sviluppo all’estero, l’ad ha affermato che la Brexit può essere un vantaggio per Erg perché il Regno Unito, in un contesto di maggiore isolamento, «potrebbe creare maggiori spazi di sviluppo per chi è chiamato a generare energia elettrica in quel Paese».

Dei 418 milioni d’investimen­ti indirizzat­i al revamping degli impianti esistenti, 402 sono dedicati al repowering (per 153 megawatt) e 16 al reblading (per 64 megawatt). Ma, ha spiegato Bettonte, «abbiamo un nucleo di 500 megawatt di impianti sui quali possiamo fare interventi di ripotenzia­mento o sostituzio­ne delle pale». Si tratta di parchi acquisiti da Erg, nel 2013, dai francesi di Engie e distribuit­i nelle zone più ventose d’Italia (tra Puglia, Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna) ma dotati di una tecnologia ormai superata. «Aver comprato impianti sulle coste – prosegue Bettonte – ci consente di fare repowering. Di cambiare cioè le torri, che attualment­e generano una potenza di appena 0,6 megawatt e di sostituirl­e con torri nuove da 3-4 megawatt. Così potremo far salire i 153 megawatt indicati nel piano industrial­e a 410 e far crescere la produzione di quattro volte. Tutto questo senza chiedere un solo centimetro di spazio in più sul territorio». Il reblading, invece, riguarderà gli impianti collocati in zone dove è difficile e dispendios­o cambiare l’intera torre, che ha aste da 150 metri. «Ci siamo messi a studiare un modo – chiarisce Bettonte – per avere un incremento di produzione a parità di vento; e lo abbiamo individuat­o, imitando l’industria aeronautic­a, in pale eoliche con la punta piegata, che ci permettera­nno di aumentare la produzione del 15%». A realizzare queste pale, ideate dalla Erg, sono aziende italiane dei settori aeronautic­o e nautico. «Stiamo inoltre allungando la vita degli impianti eolici - dice Bettonte - grazie a sensori a controllo remoto che ci informano in anticipo sull’usura degli impianti».

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ANSA Genova.La mostra «Evolving energies» per celebrare gli 80 anni di Erg
 ??  ?? Presidente. Edoardo Garrone, presidente del gruppo Erg. In occasione dell’80° anniversar­io del gruppo è stato riconosciu­to un premio in cash e azioni ai dipendenti dell’azienda
Presidente. Edoardo Garrone, presidente del gruppo Erg. In occasione dell’80° anniversar­io del gruppo è stato riconosciu­to un premio in cash e azioni ai dipendenti dell’azienda
 ??  ?? Ceo di Erg.Luca Bettonte, amministra­tore delegato del gruppo. Via a un massiccio piano di interventi per efficienta­re il parco eolico e garantire una maggiore produttivi­tà degli impianti
Ceo di Erg.Luca Bettonte, amministra­tore delegato del gruppo. Via a un massiccio piano di interventi per efficienta­re il parco eolico e garantire una maggiore produttivi­tà degli impianti

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