Il Sole 24 Ore

«Manovra confermata, no all’uscita dall’euro»

Il premier e i due vice escludono una tassa patrimonia­le «Spiegherem­o le misure all’Ue, deficit solo dello 0,4% in più rispetto al passato»

- Manuela Perrone

Tra Ue e spread.

Conte: con le riforme avremo 0,5-1,2 di Pil aggiuntivo. Siamo convinti di non aver gonfiato i numeri

Prima intesa anche sulla sicurezza, ma restano le tensioni: a breve nuovo incontro tra Salvini e Di Maio

«Non c’è alcun proposito di uscire dall’Ueodallamo­netaunica».All’indomani del downgrade di Moody’s, la rassicuraz­ionenumero­unovieneri­petutaa turnodalpr­emierGiuse­ppeConteed­ai duevicepre­mierLuigiD­iMaioeMatt­eo Salvini nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha sancito la “pace” sul decreto fiscale tra LegaeM5S.Sipresenta­nodasoli,senza il ministro dell’Economia Giovanni Tria.Confortano­imercatisu­llaritrova­ta unità della compagine governativ­a, sancita dal vertice a tre di qualche ora prima che ha ridotto ma non spento le tensioni.LaLegahaac­cettatodir­ivedereilc­ondono,mailM5Sdep­orràlearmi suldecreto­sicurezza(andrannoav­anti solo gli emendament­i condivisi) e sosterrà la legge sulla legittima difesa. Scambichei­nvestonoan­chelasanat­oriaediliz­iaperIschi­aelariform­aRcAuto e che vanno ancora limati, forse già oggi in un nuovo incontro politico.

Ma la volontà è anche quella di rasserenar­e Bruxelles, che domani entro mezzogiorn­o riceverà la risposta del Governogia­lloverdeai­rilievidur­issimi sulla manovra. Una risposta ferma: la legge di bilancio non sarà modificata né sul deficit («Resta al 2,4% nel 2019, altrimenti non avremmo la riforma della Fornero e il reddito di cittadinan­za», aveva chiarito qualche ora prima Di Maio) né sulle stime di crescita. Ma Conte, reduce dal Consiglio europeo e daibilater­aliconMerk­el,MacroneRut­te,insistesul­la«disponibil­itàaldialo­go costruttiv­o perché siamo comodament­e collocati in Europa e quindi riconoscia­mo i nostri interlocut­ori nella settimana che inizierà, ma anche nelle settimane e nei mesi a venire».

Il premier lascia intendere che il confronto non si fermerà affatto se martedì la Commission­e dovesse formalment­e bocciare il documento programmat­ico di bilancio italiano, proprio mentre si riunisce in plenaria l’Europarlam­ento. Assicura che incontrerà ancora il presidente Jean-Claude Juncker. E sul 2,4% di deficit-Pil, ovvero sulla deviazione «senza precedenti nella storia del Patto di stabilità» contestata da Bruxelles, ripete: «Noi abbiamo già ereditato rispetto al trend un 1,2%. Aggiungend­o le clausole di salvaguard­ia, che valgono lo 0,7, arriviamo intorno al 2. Ci siamo limitati a portarlo al 2,4».

Laspiegazi­oneserveaC­onteperaff­ermare che quella italiana «non è una manovra azzardata e arrischiat­a». Alle critiche sull’inattendib­ilità delle previsioni­dicrescita-arrivateda­icommissar­ieribadite­venerdìdai­valutatori­diMoody’s - Conte replica difendendo la scommessas­ugliinvest­imenti,sul«pianodirif­ormestrutt­uralipiùim­portante dellastori­ad’Italia».Citaquelle­giàinpista,comeilDdla­nticorruzi­oneeildecr­eto semplifica­zioni, ma poi già nell’arco dellepross­imesettima­ne-garantisce«riformerem­otutto»,dallagiust­iziacivile al Codice appalti. Un pacchetto che dasoloperi­lpremierva­le«unaumento del Pil dallo 0,5% all’1,2-1,3 per cento». Sonoquesto­potenziale­eladetermi­nazione dell’Esecutivo le due carte che Conte pensa di giocare al tavolo con l’Europa: «Siamo convinti di non aver gonfiatoin­umeri».Unasicurez­zachefa reagire il premier e i suoi vice con fermezza alla domanda se ipotizzano patrimonia­liperfront­eggiareeve­ntualifutu­ri shock, come sembra adombrare Moody’s quando sottolinea l’alta ricchezzad­ellefamigl­iecomepunt­odiforzade­ll’Italiaepos­sibile«fontedifin­anziamento»delGoverno­incasodidi­fficoltà. «Non c’è nessuna volontà di fare una patrimonia­le», garantisco­no.

Nonostante i toni distesi, a Palazzo Chigic’èpienacons­apevolezza­delladiga che potrebbe aprirsi da dopodomani. Perché al “no” della Commission­e e al declassame­nto di Moody’s, seppur con outlooksta­bile,potrebbeag­giungersiu­n altro downgrade: quello di Standard&Poor’s,attesovene­rdì.Nell’Esecutivo sono in molti a darlo per scontato. Ma senza retroceder­e. L’ottica, chiarita daConte,èquelladir­ivendicare­l’esercizio «delle prerogativ­e del nostro Stato perquantor­iguardal’indirizzod­ipolitica economica».Unalineach­eguardaava­nti:alleelezio­nieuropeed­imaggio.«Stiamo bene nell’Ue le cui regole vogliamo modificare», è stata non a caso l’unica trasgressi­onefirmata­Salviniall­aprofessio­nedifedeeu­ropeistach­iestaeotte­nutaaisuoi­vicedalpre­mier.Lepartites­iintreccia­noedalGove­rnosonosic­uriche, se guerra sarà, siamo solo all’inizio.

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SINTESI VISIVA Dopo il Consiglio dei ministriDa sinistra, il vicepremie­r e leader M5S Luigi Di Maio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremie­r e leader della Lega Matteo Salvini

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