Il Tar Lombardia boccia l’accesso ai dati dell’ex
Stop del Tar Lombardia all’accesso ai documenti dell’anagrafe tributaria, nell’ambito di un contenzioso relativo a separazioni o divorzi. Con la sentenza dell’11 luglio scorso il tribunale amministrativo ha innanzitutto preso atto del fatto che sul diritto all’accesso ai documenti tra coniugi esistono due scuole di pensiero diverse: una più restrittiva che fa prevalere la tutela del diritto alla riservatezza e un’altra che invece punta a garantire soprattutto il diritto della parte debole del contenzioso familiare. Dopodiché ha però dichiarato di aderire alla tesi più restrittiva, quella che vede nell’esistenza di altri rimedi processuali la possibilità d’integrare la necessaria documentazione non messa a disposizione della controparte, con la conseguente preminenza, sul piano dell’accesso agli atti, del diritto alla riservatezza. E su questa base ha definito il contenzioso. Il Tar ha rigettato nel merito l’istanza all’accesso, osservando come «l’indispensabilità del documento, ai fini della tutela giurisdizionale, deve essere intesa anche come impossibilità di acquisire il documento, anche attraverso forme processuali tipiche già previste dall’ordinamento» richiamando così il rafforzamento dei poteri istruttori introdotti dal Dl 132/2014».