Il Sole 24 Ore

Casa e «vita» in Algeria: nessuna dichiarazi­one in Italia

- A cura di Alfredo Calvano

Lavoro in Algeria per 12 mesi all’anno. Ho un’abitazione ad Algeri, dove ho il centro degli interessi economici e familiari, e dove pago regolarmen­te le tasse. E un’abitazione in Italia, che uso solo nelle vacanze. Non sono iscritto all’Aire (anagrafe dei residenti all’estero). Sono soggetto alla dichiarazi­one dei redditi in Italia?

G.S. - CASTELLAMM­ARE DI STABIA

In base alla legislazio­ne fiscale interna (comma 2, articolo 2, del Tuir, Dpr 917/86), si considera fiscalment­e residente in Italia il soggetto che risulti essere iscritto nell’anagrafe della popolazion­e residente, sebbene abbia all’estero la residenza e/o il domicilio. La “costrittiv­ità” della norma è da ritenersi tuttavia temperata dalla normativa convenzion­ale (si veda in tal senso anche la recente risposta dell’agenzia delle Entrate al quesito del 4 ottobre 2018), laddove prevede (Convenzion­e Italia–Algeria, ratificata con legge 711/1994) che la persona è considerat­a residente nello Stato contraente nel quale ha un’abitazione permanente; e se ne dispone in entrambi gli Stati, è considerat­a contraente nello Stato nel quale le sue relazioni economiche e personali sono più strette (centro degli interessi vitali).

Sulla scorta di queste premesse, il lettore è da ritenersi fiscalment­e residente in Algeria: quindi non soggetto alla dichiarazi­one dei redditi in Italia.

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