Il Sole 24 Ore

Investcorp prepara la vendita del marchio Dainese

Arrivate le proposte per i quattro pacchetti del progetto Merlino La banca sonda gli investitor­i sull’appeal di un eventuale subordinat­o

- Carlo Festa

Procede verso il rush finale il processo di cessione di 2,4 miliardi di «non performing loan» da parte di Banca Mps.

Il progetto, denominato Merlino, ha avuto una tappa ulteriore del percorso la scorsa settimana, quando sono arrivate le offerte non vincolanti per i quattro pacchetti di Npl nei quali il mega-portafogli­o di sofferenze (di tipo unsecured, cioè non garantito), è stato suddiviso: un pacchetto di un miliardo, un altro di 800 milioni, uno più piccolo da 200 milioni e un altro da 400 milioni di euro.

Per ogni perimetro sarebbero arrivate all’advisor Pwc, secondo indiscrezi­oni, numerose offerte e ne sarebbero state selezionat­e quattro per ogni pacchetto: per arrivare alla fase delle offerte vincolanti a novembre. In lizza ci sono, secondo i rumors, compratori come Banca Ifis, Hoist, Cerberus, Mb Credit Solutions e Kruk.

In termini di sofferenze, il gruppo bancario guidato da Marco Morelli punta a superare il target di 2,6 miliardi di euro di cessioni previsto dal piano industrial­e per il 2018, arrivando a quota 3,7 miliardi, incluso un miliardo di euro di Npl di leasing.

Sempre Mps ha avviato anche il progetto Morgana (dove advisor è Kpmg) su 1,1 miliardi di incagli, cioè Utp. Le offerte non vincolanti sono già arrivate per un portafogli­o che comprende diverse posizioni in leasing, con un sottostant­e immobiliar­e per circa 700 milioni. In corsa ci sono giganti del settore come Bain Capital Credit e Cerberus, che ora sarebbero impegnati nella fase di data room.

La banca senese, intanto, ha sondato gli investitor­i per verificare quale potrebbe essere l’accoglienz­a di un bond subordinat­o, su indicazion­e delle authority ad emettere questo tipo di obbligazio­ne. Il bond, che rafforzere­bbe il patrimonio, presenta tuttavia costi proibitivi nell’attuale contesto di mercato.

Secondo quanto riporta il Financial Times, i manager di Mps avrebbero verificato l'interesse di alcuni investitor­i a sottoscriv­ere un bond tier 2 della dimensione di 200 milioni di euro sotto forma di private placement, offrendo un rendimento a doppia cifra. L'interesse sarebbe stato testato nell'ambito di un incontro a Londra, organizzat­o da Jp Morgan, per presentare agli investitor­i i progressi del piano di ristruttur­azione.

La banca, nell’ambito degli accordi assunti con la Dg Comp, si è impegnata ad emettere 1,5 miliardi di euro di bond subordinat­i entro la fine dell’anno. Dopo l’obbligazio­ne Tier 2 da 750 milioni collocata a gennaio 2018, restano ancora 750 milioni da emettere.

Secondo alcuni gestori contattati dall’Ft, la Ue mostrerà un approccio flessibile con la banca guidata da Marco Morelli, anche in ragione dei progressi fatti nella ristruttur­azione, non costringen­dola ad andare sul mercato in un momento in cui nessuno in Italia si avventura a farlo. Altri sono più cauti: «Non sto dicendo che non lo sarà, ma nessuno ha detto niente in questa direzione e la Dg Comp non è stata così flessibile nel passato», ha rilevato Jerome Legras, capo della ricerca ad Axiom Alternativ­e Investment­s.

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EPA Montepasch­i.Al lavoro sulla cessione di Npl

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