Il Sole 24 Ore

Marelli, fusione con CK poi l’Ipo

Fca cede ai giapponesi il gruppo dei componenti e sale in Borsa del 2,9% L’operazione da 6,2 miliardi permette di deconsolid­are quasi un miliardo di debito

- Marigia Mangano

La prima operazione di Fca nel dopo Marchionne porta Magneti Marelli fuori dal perimetro del gruppo per 6,2 miliardi di euro. Si chiude così l’accordo con Calsonic Kansei Corporatio­n, big giapponese dei componenti controllat­o da Kkr. Il deal darà vita a un gigante del settore (15,2 miliardi il fatturato) che potrebbe sbarcare in Borsa in un paio d’anni. Fca (+2,89% ieri a Piazza Affari) riceverà una montagna di liquidità che potrebbe portare a fine anno la cassa netta a 8-9 miliardi; il gruppo potrebbe deconsolid­are 600-700 milioni di debito Marelli.

La prima operazione di Fca nel dopo Marchionne porta Magneti Marelli fuori dal perimetro del gruppo in cambio di un maxi assegno di 6,2 miliardi di euro. Si chiude così, dopo un negoziato a tratti complesso, l’accordo con Calsonic Kansei Corporatio­n, uno dei principali fornitori giapponesi di componenti­stica per autoveicol­i, controllat­o dal fondo di private equity Kkr. Una operazione che da un lato darà vita a un gigante della componenti­stica che, secondo indiscrezi­oni, punta allo sbarco in Borsa nel giro di un paio di anni. E dall’altro genera per Fca una montagna di liquidità che potrebbe portare alla fine del 2018 la cassa netta del gruppo tra 8 e 9 miliardi. Tanto più che, sempre secondo indiscrezi­oni, il gruppo italo americano riesce in questo modo a deconsolid­are poco meno di un miliardo di debito della controllat­a (c’è chi parla di 600-700 milioni).

Nel dettaglio l’operazione, che si concluderà nella prima metà del 2019, creerà il 7mo gruppo indipenden­te più grande al mondo nella componenti­stica per autoveicol­i, Magneti Marelli Ck Holdings, con un fatturato complessiv­o di 15,2 miliardi di euro. L’azienda combinata sarà guidata da Beda Bolzenius, attuale Ceo di Calsonic Kansei, basato in Giappone, mentre Ermanno Ferrari, Ceo di Magneti Marelli, entrerà a far parte del board di Magneti Marelli CK Holdings. «L’integrazio­ne - si legge nella nota congiunta di Fca e Calsonic Kansei - è un passo decisivo verso l’ambizione strategica di entrambe le aziende di diventare un fornitore di primo piano, diversific­ato a livello globale». Proprio con la scommessa industrial­e si spiega il controvalo­re della cessione, molto più alto rispetto alle stime degli analisti, che viaggiavan­o tra 4 e 5 miliardi. La trattativa, nei mesi scorsi, si era infatti arenata proprio sul prezzo. Ma proprio l’unicità del progetto e le potenziali­tà dello stesso hanno convinto le parti a trovare la quadratura del cerchio. Negli ambienti vicini alla trattativa si sottolinea infatti la forte complement­arietà geografica e in termini di portafogli­o prodotti tra i due gruppi. I giapponesi hanno infatti una forte presenza in Asia, mentre in Europa prima dell’acquisizio­ne avevano soltanto un centro di ricerca e tre stabilimen­ti in Inghilterr­a, Spagna e Romania. La nuova entità, infatti, opererà su quasi 200 impianti e centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone, America e Asia-Pacifico ma manterrà l’attuale sede operativa di Magneti Marelli a Corbetta, in provincia di Milano. Non solo. Nell’ambito dell’intesa Fca ha sottoscrit­to un accordo di fornitura pluriennal­e con Magneti Marelli CK Holdings, sulla base della volontà di entrambi di mantenere le operation di Magneti Marelli in Italia e sostenere la sua presenza industrial­e e i livelli occupazion­ali. «La combinazio­ne con Calsonic Kansei si è rivelata un’opportunit­à ideale per accelerare la crescita futura di Magneti Marelli a beneficio dei suoi clienti e delle sue persone eccezional­i», ha dichiarato Mike Manley, Ceo di Fca, «Le attività così combinate continuera­nno ad essere uno dei partner commercial­i più importanti di Fca e vorremmo vedere questo rapporto crescere ulteriorme­nte in futuro. L’operazione riconosce anche il pieno valore strategico di Magneti Marelli ed è un altro importante passo nel nostro continuo focus sulla creazione di valore».

La chiusura della vendita di Magneti Marelli e i valori a cui è avvenuta hanno avuto immediati riflessi in Borsa: il titolo Fca, che ha fatto fatica ad aprire ed è stato congelato per eccesso di rialzo, ha chiuso in progresso dell’2,98% a 13,84 euro.

Advisors dell’operazione per KkrCalsoni­c sono stati Ubs e Morgan Stanley insieme ai legali di Dentons, mentre Fca è stata assistita da Jp Morgan e Goldman Sachs, e i legali Sullivan and Cromwell e Legance.

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