Federlegno: pronte entro il 3 novembre le casette di emergenza per Visso
Difetti solo per il 3% delle 1.600 abitazioni utilizzate per ospitare gli sfollati
Il sistema industriale del settore legno e arredo riconferma l’impegno nel corso delle emergenze del Paese e in particolare a favore delle aree del Centro Italia colpite dal sisma del 2016 e per la risoluzione dei disservizi alla popolazione (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). «Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto agli abitanti delle 49 case prefabbricate nell’area di Visso (Macerata) risultate difettose. La ditta costruttrice, L.A. Cost si è assunta le sue responsabilità, facendosi carico dell’ospitalità in albergo delle famiglie interessate e intervenendo rapidamente per sistemare i problemi, in modo da riconsegnare le abitazioni entro il 3 novembre» dice Emanuele Orsini, presidente FederlegnoArredo e ad di Ad Sistem costruzioni .
Orsini precisa che «si tratta del 2,8% dei casi sul totale di 1.600 abitazioni temporanee realizzate nell’area del sisma , 460 delle quali costruite dalla stessa L.A. Cost che, in modo responsabile ,sta intervenendo per riparare ai danni e il sistema legno conferma l’impegno nella ricostruzione delle aree terremotate, come già accaduto in passato in Emilia Romagna e prima ancora all’Aquila».
Nel caso dell’Emilia Romagna le imprese del sistema legno hanno realizzato il 50% delle case temporanee e quasi il 70% delle scuole, mentre in Abruzzo hanno costruito 2mila appartamenti (su un totale di 4mila) del progetto Case. L’impegno non si ferma alla fase emergenziale, durante la quale le abitazioni in legno presentano il vantaggio di poter essere realizzate in tempi molto rapidi (un terzo rispetto agli edifici in altri materiali), ma si estende alla fase di ricostruzione, con molte aziende della filiera impegnata nelle aree sismiche.
Il settore delle costruzioni in legno, del resto, negli ultimi anni ha registrato una crescita costante, in controtendenza rispetto al comparto dell’edilizia nel suo complesso. Secondo i dati della stessa FederlegnoArredo, nel 2017 in Italia sono stati costruiti circa 4mila edifici in legno, contro i 3.200 realizzati nel 2015. Il nostro Paese è al quarto posto in Europa per produzione di edifici prefabbricati in legno, dietro a Germania, Regno Unito e Svezia. Una produzione che si concentra soprattutto in Trentino (con il 46% del totale nazionale) Lombardia (20%), Veneto (18%) ed Emilia Romagna (15%).
L’accelerazione del settore, spiega Orsini, si è registrata in seguito al terremoto del 2009 all’Aquila, quando si ebbe l’evidenza della maggiore resistenza degli edifici in legno in caso di eventi sismici. Ma questo materiale presenta anche altre caratteristiche intrinseche apprezzate dal mercato: «È duttile, ecocompatibile e recuperabile e duttile – spiega Orsini –. Inoltre, gli edifici in legno consentono un importante risparmio energetico: si tratta in genere di edifici in classe A o di costruzioni passive, che possono facilmente essere resi autonomi, ad esempio se legati a impianti fotovoltaici, perché richiedono poca energia per essere scaldati o raffreddati».
Infine, l’aspetto estetico: al di là dei cliché della casetta in montagna, il legno è ormai diffuso per realizzare alberghi, scuole, opifici, supermercati, aree di servizio, abitazioni e persino condominicondiversipianinellecittà. Dacircatreanni,graziealprotocolloSale promosso da Federlegno con alcuni istituti di credito e assicurativi, è possibilestipularepolizzeassicurativeemutui dedicati per le strutture costruite da aziendecertificatesecondoquestoiter.
Risolti i disservizi, l’industria del legno conferma gli impegni nelle aree terremotate
Emanuele Orsini PRESIDENTE FEDERLEGNO ARREDO E CEO
DI SISTEM COSTRUZIONI