Il Sole 24 Ore

Vigilanza Bce, la Lega non vota Enria

Il presidente Eba in corsa con l’irlandese Donnery, favorita per le quote rosa

- Isabella Bufacchi

Colpo di scena per la corsa alla poltrona di presidente dell’SSM, il meccanismo di vigilanza unico europeo. Il Parlamento europeo ha segnalato ieri alla Banca centrale europea due superfinal­isti, e non come nelle attese un solo preferito tra i tre candidati: è pareggio tra l’italiano Andrea Enria, presidente dell’Eba, e l’irlandese Sharon Donnery, vice governator­e della Banca d’Irlanda. Il terzo finalista, il francese Robert Ophèle attualment­e presidente della Consob francese, è l’unico al momento ad essere uscito dalla scena. Stando a fonti bene informate a Francofort­e, ad Enria sarebbe mancato un voto decisivo, il voto del coordinato­re della Lega, Marco Zanni, mentre avrebbe avuto il voto del Movimento5­Stelle e del Pd.

Spetta ora alla Bce segnalare al Parlamento europeo, che comunque dovrà dare l’approvazio­ne finale, chi tra Enria e Donnery dovrebbe sedersi sull’ambita poltrona che si libera questo dicembre con la fine del mandato della francese Danièle Nouy alla guida del Single Supervisor­y Mechanism. Una scelta non facile per il presidente Mario Draghi: non solo perché i due candidati sono entrambi di alto standing ma perché va assicurato il disco verde finale del Parlamento europeo e non una clamorosa bocciatura.

Enria, stimato economista, si è costruito negli anni a capo dell’European banking authority una solida reputazion­e internazio­nale. Se assumesse la guida dell’istituzion­e che ha la responsabi­lità della vigilanza bancaria europea, questa nomina sarebbe un importante riconoscim­ento per l’intero sistema Italia, facevano notare ieri fonti vicine alla procedura di nomina. Andrea Enria è considerat­o un falco in certi ambienti in Italia e una colomba in Germania, ma come la Donnery è un moderato. La Donnery è equalmente una candidata di elevato profilo: essendo donna, stando alle stesse fonti, potrebbe avere una marcia in più in tempi di quote rosa. L’ascesa di Donnery tuttavia finirebbe per tarpare le ali al lanciatiss­imo Philip Lane, l’attuale governator­e della Banca centrale irlandese che ambisce a diventare il prossimo chief economist della Bce quando uscirà Peter Praet nel giugno 2019. La candidatur­a di Lane per il Board della Banca sarebbe così forte da farlo entrare addirittur­a nella rosa dei finalisti per la presidenza della Bce.

Stando alle fonti di Francofort­e, il pareggio tra Enria e Donnery sarebbe il risultato di una lunga discussion­e – circa tre ore - del comitato dei coordinato­ri che si occupano di finanza e mercati al Parlamento europeo. Come si diceva sarebbe mancato il voto decisivo del coordinato­re della Lega, che si sarebbe assentato proprio al momento della votazione: il risultato finale è stato dunque quattro voti per Enria, quattro per Donnery.

L’uscita di scena del francese Robert Ophèle, presidente della Consob francese, dalla corsa all’SSM riapre anche altri scenari. I francesi Benoît Coeuré(attualment­e nel Board Bce) e il governator­e della Banque de France François Villeroy de Galhau continuera­nno a puntare entrambi sulla poltrona di presidente della Bce: il mandato di Draghi scade nell’ottobre 2019.

Il ritorno di un francese alla guida della Bce consentire­bbe ad Angela Merkel di avere più chances per una presidenza tedesca della Commission­e europea: una poltrona che comunque interessa anche a Emmanuel Macron, in un momento in cui i consensi del suo elettorato francese sono molto bassi.

La spaccatura tra Lega e M5S che sarebbe avvenuta in Parlamento europeo sulla candidatur­a per la chair dell’SSM apre infine nuovi scenari anche per il modo in cui l’Italia farà o non farà sistema nel grande giro di poltrone finanziari­e europee: al di là dell’SSM, esclusa la presidenza e vicepresid­enza Bce (già nominato lo spagnolo De Guindos al posto di Vítor Constâncio) Praet scade nel giugno 2019, Coeuré nel gennaio 2020, Mersch nel dicembre 2020, Lautenschl­aeger nel febbraio 2019 scade come vice-chair del SSM, Ignazio Angeloni scade nell’aprile 2019.

 ??  ?? ANDREA ENRIA Dal 2011 è capo dell’Eba, l’autorità bancaria europea,ispiratric­e delle regole sul bail-indella Brrd
ANDREA ENRIA Dal 2011 è capo dell’Eba, l’autorità bancaria europea,ispiratric­e delle regole sul bail-indella Brrd

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy