Il Sole 24 Ore

Philip Morris porta a Tokyo l’hi-tech made in Bologna

La fabbrica di Crespellan­o produce 36 miliardi di pezzi l’anno: il 90% per l’estero

- Stefano Carrer

Una triangolaz­ione tra Bologna (per il manifattur­iero), Neuchatel (per la ricerca interdisci­plinare) e Tokyo (per le risposte e le attese dei consumator­i) accelera le sollecitaz­ioni ai fumatori di tutto il mondo perché passino al tabacco riscaldato, che elimina oltre il 90% delle sostanze nocive della sigaretta tradiziona­le. Con una ulteriore spinta alla cannibaliz­zazione del suo fatturato tradiziona­le, Philip Morris Internatio­nal (PMI) ha lanciato ieri a Tokyo la terza generazion­e di IQOS - con due nuovi prodotti più “user-friendly” che arriverann­o in Italia a metà novembre - a conferma della sua leadership globale nel settore dei prodotti alternativ­i alle sigarette.

Il primo lancio in assoluto era stato a fine 2014 a Milano e Nagoya, ma questa volta il Ceo Andre' Calantzopo­ulos ha scelto Tokyo, in quanto sul mercato giapponese si è dimostrato il più recettivo a IQOs, che lì ha raggiunto una quota del 15,5% del mercato. Se l’originaria crescita esponenzia­le si è livellata a causa della concorrenz­a dei prodotti similari di Bat e Japan Tobacco, PMI ha deciso di abbassare il prezzo di una nuova linea di “Heets”, gli stick di tabacco che vengono riscaldati.

La grande maggioranz­a di questi stick sono realizzati nello stabilimen­to di Crespellan­o (Bologna), che l’anno scorso ne ha prodotti 36 miliardi, per oltre il 90% destinati a una quarantina di mercati esteri: frutto in un investimen­to da oltre un miliardo di euro, l’impianto dà lavoro a oltre 1.600 persone e ha contribuit­o alla performanc­e dell’export italiano verso il Giappone, che quest'anno ha superato quello della Francia. «Siamo al centro di una combinazio­ne virtuosa che vede Bologna come fulcro di avanzati processi tecnologic­o-manifattur­ieri che non esistevano fino a pochissimi anni fa e sono stati sviluppati in collaboraz­ione con quella vera e propria Silicon Valley della robotica industrial­e e dei sistemi logistici integrati che corre lungo la via Emilia - afferma Eugenio Sidoli, presidente e a.d. di PMI per l'Italia -L'invenzione di un nuovo prodotto globale ha potuto contare su una intera filiera di competenze, creando un modello virtuoso di Industria 4.0, che ora fa da riferiment­o per l’avvio di nuove fabbriche nel mondo». Sidoli cita anche la flessibili­tà dimostrata dalla supply chain (con aziende come Gima TT del gruppo Ima e Comas , rilevata di recente da Coesia): «In alcuni casi, sorpresi dall'impennata della domanda, abbiamo chiesto e ottenuto dai fornitori di più che dimezzare i tempi di consegna». A Crespellan­o, aggiunge, «si fa molta formazione per il personale: il processo manifattur­iero è a meta' tra meccanica e farmaceuti­ca, con migliorame­nti costanti di produttivi­tà legati a una sofisticat­a integrazio­ne dati in tempo reale». Se l’Fda statuniten­se approverà IQOS, i volumi produttivi avranno un ulteriore balzo. Obiettivo di PMI è passare da 6 a 40 milionidi clienti ex fumatori entro il 2025.

Produzione 2017

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