Ipotesi newco per le torri Wind-3
Opzione allo studio per una nuova holding e la cessione di quote
Riassetto in vista per le torri di trasmissione italiane del gruppo CK Hutchison Holdings. Sul tavolo, allo studio dell'advisor Morgan Stanley, c'è infatti la valorizzazione del portafoglio delle torri in Italia, infrastrutture generate dalla fusione tra Wind e 3 Italia. Proprio la banca d'affari americana ha avuto il mandato di valutare diverse opzioni volte a valorizzare il pacchetto di torri. Tuttavia, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, per l'operazione starebbe prendendo quota l'ipotesi di una societarizzazione del portafoglio di torri (sono oltre 15mila in tutto, ma compresi i “doppioni”) con successiva cessione di quote azionarie della newco, probabilmente partecipazioni di minoranza. Interessati potrebbero dunque essere fondi infrastrutturali. Un'ipotesi, quella della societarizzazione, ancora allo studio ma che sembrerebbe al momento essere preferita rispetto alla vendita (altra opzione presa in esame) di 5mila torri. L'operazione dovrebbe partire entro fine anno. Il momento è propizio per una cessione, in quanto i multipli del settore viaggiano a valutazioni elevate: circa 18 volte il rapporto tra valore d'impresa e Mol.
Se portata in porto con la societarizzazione, l'operazione potrebbe, dunque, ricalcare quanto effettuato su Cellnex, il cui 29,9% del capitale è detenuto da ConnectT. Proprio su questo veicolo di nuova creazione è stato avviato da Atlantia un riassetto con l'ingresso in minoranza di fondi sovrani come Adia e Gic con quote del 20% ciascuno. Ovvio che l'ipotesi presa in considerazione da parte di CK Hutchison Holdings di cedere minoranze di un veicolo, piuttosto che la vendita diretta del portafoglio di torri, farebbe diminuire l'appeal dell'asta per soggetti compratori come Ei Towers, passata sotto il controllo di F2i, Inwit e Cellnex. A eventuali minoranze potrebbero essere infatti maggiormente interessati fondi sovrani e infrastrutturali. In passato era stato ceduto in modo diretto un importante portafoglio di torri di Wind. Prima della fusione con Tre, nel 2015, erano state dismesse infatti torri di trasmissione per 693 milioni di euro ad Abertis Towers, il gruppo che con il nuovo nome di Cellnex è poi passato alla Edizione della famiglia Benetton. A quel tempo era stata la russa Vimpelcom a decidere di cedere il portafoglio di torri in questione, denominato come progetto Galata.
Dopo il merger tra la Wind di Vimpelcom (poi Veon) e 3 Italia (di Ck Hutchison) sono iniziate da subito anche anche le ipotesi di cessione di una parte delle circa 15mila torri di proprietà frutto dell'unione a causa delle possibili sovrapposizioni.