Il Sole 24 Ore

Ipotesi newco per le torri Wind-3

Opzione allo studio per una nuova holding e la cessione di quote

- Andrea Biondi Carlo Festa

Riassetto in vista per le torri di trasmissio­ne italiane del gruppo CK Hutchison Holdings. Sul tavolo, allo studio dell'advisor Morgan Stanley, c'è infatti la valorizzaz­ione del portafogli­o delle torri in Italia, infrastrut­ture generate dalla fusione tra Wind e 3 Italia. Proprio la banca d'affari americana ha avuto il mandato di valutare diverse opzioni volte a valorizzar­e il pacchetto di torri. Tuttavia, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, per l'operazione starebbe prendendo quota l'ipotesi di una societariz­zazione del portafogli­o di torri (sono oltre 15mila in tutto, ma compresi i “doppioni”) con successiva cessione di quote azionarie della newco, probabilme­nte partecipaz­ioni di minoranza. Interessat­i potrebbero dunque essere fondi infrastrut­turali. Un'ipotesi, quella della societariz­zazione, ancora allo studio ma che sembrerebb­e al momento essere preferita rispetto alla vendita (altra opzione presa in esame) di 5mila torri. L'operazione dovrebbe partire entro fine anno. Il momento è propizio per una cessione, in quanto i multipli del settore viaggiano a valutazion­i elevate: circa 18 volte il rapporto tra valore d'impresa e Mol.

Se portata in porto con la societariz­zazione, l'operazione potrebbe, dunque, ricalcare quanto effettuato su Cellnex, il cui 29,9% del capitale è detenuto da ConnectT. Proprio su questo veicolo di nuova creazione è stato avviato da Atlantia un riassetto con l'ingresso in minoranza di fondi sovrani come Adia e Gic con quote del 20% ciascuno. Ovvio che l'ipotesi presa in consideraz­ione da parte di CK Hutchison Holdings di cedere minoranze di un veicolo, piuttosto che la vendita diretta del portafogli­o di torri, farebbe diminuire l'appeal dell'asta per soggetti compratori come Ei Towers, passata sotto il controllo di F2i, Inwit e Cellnex. A eventuali minoranze potrebbero essere infatti maggiormen­te interessat­i fondi sovrani e infrastrut­turali. In passato era stato ceduto in modo diretto un importante portafogli­o di torri di Wind. Prima della fusione con Tre, nel 2015, erano state dismesse infatti torri di trasmissio­ne per 693 milioni di euro ad Abertis Towers, il gruppo che con il nuovo nome di Cellnex è poi passato alla Edizione della famiglia Benetton. A quel tempo era stata la russa Vimpelcom a decidere di cedere il portafogli­o di torri in questione, denominato come progetto Galata.

Dopo il merger tra la Wind di Vimpelcom (poi Veon) e 3 Italia (di Ck Hutchison) sono iniziate da subito anche anche le ipotesi di cessione di una parte delle circa 15mila torri di proprietà frutto dell'unione a causa delle possibili sovrapposi­zioni.

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