Ok di 5S alla Lega su Genova, sicurezza e legittima difesa
Lo scambio: accelerano i testi leghisti mentre rimane il condono a Ischia Tensione fra i grillini. De Falco: «Non ritiro i ritocchi, seguo Mattarella»
Il cenacolo che ha ospitato martedì sera Giuseppe Conte e i due vicepremier è servito non solo a mettere a punto le posizioni in vista della bocciatura della manovra da parte di Bruxelles ma soprattutto a dare un chiaro input ai parlamentari di Lega e M5s: accelerare su tutti i provvedimenti chiave, prima che la sessione di Bilancio entri nel vivo. Un segnale che è stato immediatamente recepito. Nelle ultime ventiquattr’ore si è raggiunta l’intesa sulle modifiche al decreto Sicurezza e alla legittima difesa e anche al decreto su Genova, compresa la parte sulla sanatoria edilizia delle abitazioni di Ischia colpite dal sisma. Ci sono ancora alcune partite aperte, a partire dalle nomine Rai, ma l’accordo complessivo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sancito sabato scorso a Palazzo Chigi sul decreto fiscale, tiene e ha propagato i suoi effetti.
All’alba di ieri le commissioni Ambiente e Trasporti hanno approvato il decreto Genova che ora è all’esame dell’Aula. Il sì di Montecitorio è atteso entro la prossima settimana, tanto che la capigruppo del Senato lo ha già calendarizzato per l’Aula il 13 novembre, dove - almeno questo è l’obiettivo del Governo - dovrebbe essere approvato senza modifiche e quindi in via definitiva. Una corsa per la quale non si esclude il ricorso al voto di fiducia. Ipotesi comunque non scontata anche perché l’opposizione si è mostrata disponibile a collaborare sulla parte relativa alla ricostruzione del Ponte Morandi e agli aiuti agli sfollati (Fi in commissione si è astenuta). Così non è stato invece sulle norme previste per il post terremoto di Ischia e fortemente volute da Luigi Di Maio. Sotto accusa è l’articolo 25,in particolare laddove consente di accedere ai contributi pubblici e di sanare eventuali abusi che gravano sulle case colpite dal sisma. Rispetto al testo iniziale, la norma licenziata è meno permissiva, rivendica il sottosgretario Edoardo Rixi (Lega), definendo quello di ieri un «accordo di buon senso». Parole confermate anche dalla portavoce alla Camera dei 5 Stelle Rachele Silvestri: «Abbiamo accelerato e semplificato il processo di ricostruzione purtroppo fermo al palo da più di 2 anni spesso a causa di piccole difformità edilizie». Giudizio ovviamente non condiviso dal Pd che, pur apprezzando le correzioni introdotte al Dl sul rispetto della normativa antimafia chiesta esplicitamente dal presidente dell’Anac Raffaele Cantone,parla apertamente di «scambio» tra il condono su Ischia e quello fiscale voluto dalla Lega.
In realtà, se di scambio si tratta, ad esserne oggetto è stato (più che la pace fiscale) il decreto sicurezza all’esame del Senato e su cui pendevano 81 emendamenti grillini. Un provvedimento in cima alle priorità di Salvini. Alla fine anche su questo provvedimento è stata raggiunta, sempre ieri, l’ intesa su una ventina di emendamenti. Intesa che però non convince per nulla una parte dei 5stelle, quella degli ortodossi che con l’ex ufficiale Gregorio De Falco,che ha annunciato di voler andare avanti coni suoi emendamenti, modifiche che toccano il cuore del provvedimento, attaccando le restrizioni della protezione umanitaria, da settimane al centro di un dibattito molto acceso .« Non ritiro nulla. Sostanzialmente sto seguendole indicazioni del presidente Mattarella», ha confermato annunciando anche che, se le sue modifiche dovessero essere bocciate, potrebbe anche non votare il decreto. Oggi dovrebbe cominciare il voto in commissione mentre l’approdo in Aula è previsto per il 5 novembre, con votazionefinale il giorno dopo. La Lega non accetta ulteriori stop. Lo ha ribadito anche ieri il sottosegretario Nicola Molteni, vicinissimo aS al vini, confermando che sullo stop ai permessi di soggiorno per motivi umanitari così come sull’aumento dei reati per cui può essere revocatolo status di rifugiato non ci sono ulteriori mediazioni. Meno complicato l’ iter del provvedimento sulla legittima difesa. In questo caso, infatti, gli orso dossi penta stellati hanno deciso di ritirare gli emendamenti. Il provvedimentooggi sarà in Aula e dovrebbe essere approvato dal Senato domani.