«Testo punitivo per le imprese italiane»
«Il testo votato dall’aula di Strasburgo è fortemente punitivo per le imprese italiane. Invece di mettere in campo strumenti efficaci per la transizione verso un’economia circolare si utilizzano misure restrittive come divieti di immissione in commercio e tasse ambientali del tutto sproporzionate per penalizzare produzioni che nel nostro Paese vantano decenni di storia, know-how, e annessi posti di lavoro, soprattutto nel SudItalia».
Queste le parole usate dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia per commentare gli esiti del voto odierno dell’Europarlamento sulla proposta di direttiva per la riduzione della plastica monouso. La proposta mira a ridurre l’impatto sull’ambiente marino di taluni prodotti in plastica ma avrà conseguenze particolarmente nefaste su produzione e posti di lavoro in Italia. Nella realizzazione di prodotti monouso sono attive in Italia 25 imprese per un totale di circa 3mila dipendenti e un fatturato di tre miliardi di euro. «Gli sforzi di alcuni Eurodeputati italiani di diversi schieramenti politici, pensiamo ad esempio agli onorevoli Gardini, Caputo e Lancini, non sono purtroppo bastati - ha aggiunto Boccia - a migliorare un testo che auspichiamo venga significativamente rivisto in fase di negoziazione con il Consiglio».