Il Sole 24 Ore

Bonus casa, proroga di un anno Resta il labirinto dei pagamenti

Verso la conferma al 2019 degli sconti dedicati a verde, ristruttur­azioni e mobili Regole e perimetri invariati: nessun taglio orizzontal­e al 50% per l’ecobonus

- Giuseppe Latour

Proroga secca di un anno per ecobonus, bonus ristruttur­azioni, bonus mobili e bonus verde. Senza nessuna riduzione degli sconti in vigore: non ci sarà, insomma, alcun taglio orizzontal­e dal 65% al 50% per l’ intero blocco dell’efficienta­mento energetico, come ipotizzato nei giorni scorsi.

Sono indicazion­i positive per chi sta programman­do lavori in casa nel corso del 2019 quelle che arrivano dalle prime bozze del disegno di legge di Bilancio. Anche se - va segnalato - non saranno risolti i problemi applicativ­i che restano fermi ormai da mesi, come quello del disallinea­mento dei sistemi di pagamento per i diversi sconti o come il mancato aggancio del bonus mobili a sconti diversi da quello dedicato alle ristruttur­azioni (si veda anche Il Sole 24 Ore del 22 ottobre).

Il primo rinvio del disegno di legge di bilancio riguarda il bonus ristruttur­azioni: guadagna un altro anno di vita, fino al 31 dicembre 2019, e mantiene il tetto attuale di 96mila euro di spesa, senza alcuna modifica di perimetro. Allo stesso modo, ci sarà un altro anno anche per l’ecobonus. E, rispetto alle interpreta­zioni date dopo la lettura del Documento programmat­ico di bilancio, viene confermato l’assetto attualment­e in vigore.

Che - va ricordato - prevede un doppio binario, con alcuni interventi al 65% (riqualific­azioni globali, scaldacqua a pompa di calore, coibentazi­oni, micro-cogenerato­ri, pannelli solari, domotica, caldaie a condensazi­one in classe A con sistemi di termoregol­azione evoluti) e altri al 50% (caldaie a condensazi­one in classe A senza termoregol­azione evoluta, tende solari, finestre, generatori a biomasse). Non ci saranno modifiche di categoria e, quindi, alcune operazioni continuera­nno ad essere premiate.

Resta in vita anche il bonus mobili, con uno scivolamen­to in avanti di tutte le date attualment­e previste dalla legge. Quindi, chi effettua lavori di ristruttur­azione a partire dal primo gennaio del 2018, incassando il relativo bonus del 50%, potrà vedersi riconoscer­e anche un’ulteriore detrazione del 50%, «per le ulteriori spese documentat­e sostenute nell’anno 2019 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodom­estici di classe non inferiore ad A+» e per i forni in classe A. Un assetto che va nella direzione indicata dal presidente di Federlegno Arredo, Emanuele Orsini che, numeri alla mano, sottolinea «la tenuta dell’incentivo, che è in costante crescita». Dall’analisi delle dichiarazi­one dei redditi 2018, infatti, - prosegue Orsini «gli acquisti di mobili effettuati con il ricorso al bonus nel 2017 si sono consolidat­i attorno a 1,7 miliardi di euro, segno che la misura serve e aiuta il consumator­e nelle sue scelte».

Chiude il cerchio degli interventi del disegno di legge di Bilancio il bonus giardini, lo sconto del 36% con tetto a 5mila euro dedicato al verde. Inaugurato lo scorso anno, sarà a disposizio­ne dei contribuen­ti anche nel 2019. Da sottolinea­re, infine, che non vengono toccati tutti i bonus per i quali era previsto un rinvio pluriennal­e, come il sismabonus e lo sconto dedicato alle parti comuni condominia­li. Andranno avanti, come già era previsto, fino al 2021. In attesa delle probabili integrazio­ni in arrivo con i lavori parlamenta­ri.

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MANOVRA 2019Tra le proposte inserite nella legge di Bilancio anche la proroga di un anno delle agevolazio­niper la casa

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