Il Sole 24 Ore

«Fattura elettronic­a, stop sanzioni per un anno»

La simulazion­e: vantaggi fino a 48mila euro grazie all’ «integrativ­a»

- Federica Micardi

Il Consiglio nazionale dei commercial­isti chiede la sospension­e annuale - e non solo semestrale - delle sanzioni per la fattura elettronic­a. La richiesta è stata fatta ieri durante l’audizione alla Commission­e finanze alla Camera dedicata al decreto semplifica­zioni (AC 1074). I commercial­isti hanno presentato una serie di suggerimen­ti correttivi del testo e suggerito - con un corposo documento di oltre 100 pagine - delle integrazio­ni.

Le osservazio­ni all’Atto Camera 1074 interessan­o 19 articoli su un totale di 36, tra questi oltre alle sanzioni per l’e-fattura, segnaliamo quello sulla trasmissio­ne telematica dei corrispett­ivi (articolo 18) : i commercial­isti sottolinea­no la necessità di un coordiname­nto con il Dl 119/2018 appena pubblicato.

Tra le proposte ex novo di interesse generale presentate ci sono: l’introduzio­ne graduale dell’obbligo di fatturazio­ne elettronic­a nelle operazioni tra privati, la revisione delle società di comodo, la sostituzio­ne dell’Irap con un’addizional­e sul reddito d'impresa, l’accorpamen­to di Imu e Tasi. Tra le proposte che, invece, riguardano la categoria: il regime opzionale di cassa per le Stp, la revisione della determinaz­ione del reddito di lavoro autonomo, l’impegno unico alla trasmissio­ne delle dichiarazi­oni, l’esclusione della responsabi­lità del profession­ista per le ritenute effettuate e non versate dal sostituto d’imposta, il regime sanzionato­rio per le violazioni degli intermedia­ri

Sempre ieri il Consiglio nazionale dei commercial­isti ha calcolato che gli «evasori parziali» potranno risparmiar­e fino a 48mila euro grazie all’integrativ­a speciale, una delle leve della pace fiscale prevista nel decreto 119/2018 pubblicato in Gazzetta due giorni fa. Parliamo di evasori solo parziali perché per accedere all’integrativ­a speciale una dichiarazi­one, seppur infedele, deve essere stata presentata.

A fare i calcoli, e a mettere «nero su bianco» gli effetti dell’unione combinata di flat tax al 20% e integrativ­a speciale, è stato il Consiglio nazionale dei commercial­isti, che ieri ha pubblicato una serie di simulazion­i per quantifica­re il risparmio per singolo anno o per il quadrienni­o condonabil­e (dal 2013 al 2016); il tetto dei 100mila euro è stato interpreta­to consideran­do una volta sola lo stesso presuppost­o imponibile che viene fatto emergere per più imposte diverse

Vediamo il caso - dei 5 ipotizzati dai commercial­isti - con l’importo più basso. Se il reddito è di 30mila euro ed è stato dichiarato tutto, il totale versato per imposte e contributi è stato di 14.303 euro; chi invece ha dichiarato solo 10mila euro e decide di integrare gli altri 20mila, grazie alla flat tax del 20%, arriverà a versare in tutto 9.502 euro, con un risparmio di 4.800 euro l’anno. Se l’evasione è stata ripetuta per quattro anni il risparmio salirà a 19.200 euro. Se però prendiamo la massima cifra condonabil­e , in base alle simulazion­i, il guadagno per il “para-evasore” sarà di 11.970 euro l’anno e 47.910 euro per il quadrienni­o.

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