Maggioranza agevolata in assemblea
Sul fronte della riqualificazione energetica qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo nei condomini, anche grazie agli incentivi fiscali messi a disposizione dal governo. Tuttavia uno degli ostacoli all’efficientamento rimane la difficoltà di mettere d’accordo i proprietari.
In generale, per i lavori di riqualificazione energetica che interessano le parti comuni dell’edificio, il condominio può beneficiare di una detrazione “base” pari al 65%, che sale al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro dell’edificio o al 75% qualora con il miglioramento della prestazione energetica si consegua almeno la qualità media prevista dal dm 26 giugno 2015. Prima di avviare i lavori è necessario ottenere il sì dell’assemblea, con le maggioranze che variano a seconda dell’intervento. Se questo determina il contenimento del consumo energetico dello stabile, comprovato da un attestato di certificazione energetica o da una diagnosi energetica stilata da un tecnico abilitato, rientra fra le innovazioni agevolate ed è sufficiente il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno un terzo del valore dell’edificio. In caso contrario, per il via libera occorre il voto della maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno la metà del valore.