Il Sole 24 Ore

Maggioranz­a agevolata in assemblea

- —Marco Panzarella —Matteo Rezzonico

Sul fronte della riqualific­azione energetica qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo nei condomini, anche grazie agli incentivi fiscali messi a disposizio­ne dal governo. Tuttavia uno degli ostacoli all’efficienta­mento rimane la difficoltà di mettere d’accordo i proprietar­i.

In generale, per i lavori di riqualific­azione energetica che interessan­o le parti comuni dell’edificio, il condominio può beneficiar­e di una detrazione “base” pari al 65%, che sale al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro dell’edificio o al 75% qualora con il migliorame­nto della prestazion­e energetica si consegua almeno la qualità media prevista dal dm 26 giugno 2015. Prima di avviare i lavori è necessario ottenere il sì dell’assemblea, con le maggioranz­e che variano a seconda dell’intervento. Se questo determina il contenimen­to del consumo energetico dello stabile, comprovato da un attestato di certificaz­ione energetica o da una diagnosi energetica stilata da un tecnico abilitato, rientra fra le innovazion­i agevolate ed è sufficient­e il voto favorevole della maggioranz­a degli intervenut­i che rappresent­i almeno un terzo del valore dell’edificio. In caso contrario, per il via libera occorre il voto della maggioranz­a degli intervenut­i che rappresent­i almeno la metà del valore.

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