Bonus verde sul nuovo manto erboso se è «straordinario»
Ho rifatto interamente il tappeto erboso del mio giardino. La ditta che ha svolto i lavori ha rimosso il vecchio tappeto, ormai rovinato dalle erbe infestanti, e successivamente ha posato il nuovo. Posso fruire del bonus verde 2018 sulle spese sostenute?
E.D. - PADOVA
La risposta è affermativa se l’intervento è stato eseguito nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria del giardino medesimo. L’articolo 1, commi 12–15 della legge 205/2017, di Bilancio 2018, prevede per l’anno 2018 (in attesa della conferma proroga già annunciata nel documento programmatico di bilancio per il 2019) una detrazione Irpef del 36% su un totale di spese non superiore a cinquemila euro per unità immobiliare, per le spese sostenute dai contribuenti per interventi di: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; realizzazione di giardini pensili e coperture a verde purché si collochino nell’ambito di un intervento straordinario di sistemazione a verde dell’unità immobiliare residenziale. In sostanza, il bonus verde non può premiare la manutenzione ordinaria annuale dei giardini, sia nelle aree verdi delle singole unità abitative (case monofamiliari, villette, terrazze e così via), sia in quelle condominiali. La manutenzione è invece agevolata se è «connessa» a un intervento straordinario. Quindi la sostituzione del manto erboso è agevolata ma solo all’interno di un progetto documentato di rifacimento del giardino (basta una attestazione della ditta che esegue la sostituzione). La detrazione, condizionata all’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, è ripartita in 10 quote annuali di parti importo dall’anno in cui le spese sono state sostenute e nei successivi e spetta anche per interventi su parti comuni esterne di edifici, fermo restando il limite dell’importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare. Il pagamento può avvenire con bonifico o carta di credito o bancomat. Per fruire dell’agevolazione, infatti, non è necessario indicare in fattura il riferimento normativo relativo alla legge di Bilancio 2018 che introduce il bonus verde, ma la descrizione dell’intervento deve consentire di ricondurre la spesa sostenuta tra quelle agevolabili.