IL QUESITO
Sto effettuando un lavoro di ristrutturazione edilizia che consiste nella sostituzione della caldaia con una condensazione non di classe A, quindi considerata di tipo “tradizionale”. Anche per questo tipo di intervento, per beneficiare della detrazione del 50%, devo inviare i documenti e il modulo on line all’Enea?
L’invio dei dati all’Enea sui lavori ordinari di ristrutturazione è un nuovo adempimento, introdotto dalla legge di Bilancio per il 2018 (articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1-4 della legge 205/2017) e pensato per consentire all’Agenzia di monitorare e valutare il risparmio energetico degli interventi realizzati, «in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica». Come per l’ecobonus, insomma, la comunicazione telematica riguarda anche tutte le opere di recupero edilizio detraibili al 50% e pagate a partire dal 1° gennaio 2018. Nonostante la disposizione di legge, però, il portale per la trasmissione delle informazioni non è ancora disponibile. L’Enea avvisa che il sito «è attualmente in fase di test e sarà messo in linea il prima possibile». E che il termine di 90 giorni dalla data di fine dei lavori, per la trasmissione dei dati sugli interventi già ultimati, «decorrerà dalla data di apertura del sito». Con il nuovo portale saranno definiti e pubblicati anche i dettagli operativi. L’obbligo riguarda (presumibilmente) tutti quei lavori che, non potendo accedere all’ecobonus, sono comunque agevolati con la detrazione Irpef del 50% quali interventi di risparmio energetico. È il caso, per esempio, dell’installazione di caldaie o di finestre comprensive di infissi eseguita su un’abitazione, qualora tale opera sia priva dei requisiti tecnici necessari per il bonus sulle riqualificazioni. In attesa di conoscere i dettagli, si può dunque affermare che il nuovo adempimento coinvolgerà di sicuro la sostituzione della caldaia con un’altra a condensazione, non di classe A (come nel caso in esame).