Auto, vendite Fca in calo del 16,8%
Le vendite di ottobre ancora in terreno negativo con una discesa del 7,4% Le elettriche raggiungono lo 0,5% di quota di mercato, mentre le ibride sono al 5,9
Secondo calo consecutivo per il mercato delle auto nuove in Italia. Nel mese di ottobre sono state immatricolate 146.655 autovetture (-7,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). I marchi di Fca (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano nel complesso 34.315 immatricolazioni nel mese (-16,8%), con una quota di mercato in calo al 23,4% (dal 26% di un anno fa). Greco
In frenata il mercato dell’auto in Italia. Anche nel mese di ottobre. Dopo i balzi di luglio e agosto e la debacle di settembre, ottobre resta in terreno negativo e le immatricolazioni scendono del 7,4%. Un risultato che consolida il trend negativo del 2018 sul 2017 e porta il risultato da inizio anno in calo del 3,2% sull’anno scorso. Le previsioni sulle immatricolazioni nel corso dell’anno sono riviste al ribasso dai diversi operatori, resteranno probabilmente sotto la quota 1.970.497, invertendo la tendenze di ripresa del mercato avviata a partire dal 2014.
Il risultato di ottobre risente ancora del nuovo sistema per l’omologazione delle vetture entrato in vigore il primo settembre scorso, e conferma il momento delicato che il settore automotive sta attraversando in Italia tanto che l’Anfia, l’Associazione delle imprese della filiera automotive, insieme a Unrae (case produttrici straniere) e Federauto (concessionari) ha inviato al Governo un documento incentrato sul tema della mobilità a basse emissioni e sulla fase di transizione indotta dalla normativa europea.
Nel mese di ottobre – 146.655 autovetture immatricolate, 1.638.364 da gennaio – si sono consolidati alcuni trend di settore, rileva Dataforce, come ad esempio il crollo delle vendite di auto diesel e la frenata delle autoimmatricolazioni. Ad ottobre, in particolare, sono state immatricolate oltre 27mila autovetture diesel in meno, nell’intero 2018 il calo sul 2017 è stato di 108mila unità. Le elettriche, sottolinea Anfia, raggiungono lo 0,5% di quota di mercato mentre le ibride sono al 5,9. Continua poi l’inversione di tendenza sul fronte delle Km0, un fattore che ha contribuito a raffreddare il mercato nel corso dell’anno, con le autoimmatricolazioni dei concessionari giù del 23,4% mentre quelle delle case automobilistiche sono calate di quasi il 79%. Le vendite del mese inoltre hanno messo in evidenza un balzo delle vendite ai privati, del 4,5%, «la prima volta quest’anno che il mercato retail rialza con decisione la testa» evidenziano gli analisti di Dataforce, mentre i canali business hanno registrato una flessione, con gli acquisti aziendali diretti scesi del 7,6%e il noleggio a lungo termine in calo del 20,9%. Un dato, quest’ultimo, condizionato soprattutto dalle incertezze sul futuro del diesel.
Si allontana dunque la possibilità di superare, nel corso del 2018, i livelli di vendita del 2017, vicini ai due milioni di vetture. «Il settore dell’auto – sottolinea Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor – nella delicata fase congiunturale italiana attuale sta dando un contributo importante per contrastare il rallentamento economico in atto e ciò senza beneficiare di particolari interventi incentivanti». Sarebbe un danno, aggiunge, introdurre politiche penalizzanti come ad esempio l’esclusione degli investimenti in auto aziendali come benefit «dalle agevolazioni, come previsto dal progetto di Legge di Bilancio per la tassazione del reddito delle società».
Guardando alle case automobilistiche, c’è da rilevare la frenata di Fiat Chrysler che fa peggio del mercato e perde il 16,8% nel mese, l’11% da inizio anno: il marchio Jeep resta un driver delle crescite e cresce del 7% nel mese, di oltre il 70% dall’inizio dell’anno, mentre perde slancio Alfa Romeo che segna un -42% nel mese mentre resta in terreno positivo per le vendite da inizio anno. I marchi del Gruppo Psa si confermano al secondo posto dsi mercato, in calo nel complesso del 3,7%, in terreno negativo anche il Gruppo Volkswagen, che perde il 2,8% ma mette a segno una crescita del 6,3% delle vendite da gennaio, con i brand Skoda e Volkswagen comunque in crescita anche a ottobre. Renault contrae le vendite del 23,7% (-2,8 da gennaio) mentre Ford e Toyota crescono di oltre 4 punti. Fanno poco meglio del mercato Daimler e Bmw che perdono comunque oltre il 6% di immatricolazioni come gruppo.