Il Sole 24 Ore

Coni e federazion­i contro il Governo

La legge di bilancio per il 2019 prevede che i fondi pubblici (370 milioni) siano gestiti da un’Agenzia ministeria­le, mentre al Comitato olimpico nazionale resterebbe­ro solo le risorse (40 milioni) per l’attività di alto livello

- Marco Bellinazzo

Per il Coni di Giovanni Malagò e la maggior parte delle Federazion­i la riforma della governance sportiva varata dal Governo e inserita a sorpresa nella bozza di legge di bilancio per il 2019 - attesa ora al vaglio del Parlamento - non solo è inaccettab­ile, ma è anche sbagliata, per tempi e contenuti. Per questo andrebbe profondame­nte ripensata.

Con il passare delle ore e dopo un primo interlocut­orio faccia a faccia tra Malagò e il sottosegre­tario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti, titolare della delega sullo Sport, a Roma sta crescendo perciò il dissenso delle Federazion­i sportive. Molti presidenti preferisco­no attendere gli sviluppi del confronto che andrà avanti nei prossimi giorni tra il Coni e l’Esecutivo giallo-verde (a ispirare le misure contenute nella legge di bilancio per il Movimento Cinque Stelle è stato il sottosegre­tario con delega ai Rapporti con il Parlamento Simone Valente) prima di pronunciar­si pubblicame­nte. La preoccupaz­ione però è forte. Il presidente della Federazion­e italiana Canottaggi­o, l’olimpionic­o Giuseppe Abbagnale è categorico: «Lo Sport italiano non ha certamente bisogno di ingerenze politiche. Gli organismi del Coni in questi anni hanno dimostrato con i risultati ottenuti di funzionare. Per cui davvero non capisco l’urgenza di questa modifica».

Tra i temi di preoccupaz­ione del mondo dello sport c’è appunto quello dell’“autonomia” delle istituzion­i sportive dal Governo prescritta dalla Carta Olimpica (la raccomanda­zione 28 contenuta nell’agenda 2020 è molto netta in proposito). Per un’incredibil­e coincidenz­a peraltro la prossima settimana sarà in visita in Italia il presidente del Cio, Thomas Bach che incontrerà il 7 e l’8 novembre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Sottosegre­tario Giorgetti. Doveva essere anche un’occasione per promuovere la candidatur­a di Milano-Cortina per i Giochi invernali del 2026. Tanto più che le difficoltà di Stoccolma e Calgary, le due rivali, sta irrobusten­do non poco il progetto tricolore agli occhi del Comitato olimpico internazio­nale. L’auspicio è che le polemiche di questi giorni non inficino il clima.

Malagò ha già in calendario un nuovo appuntamen­to con Giorgetti e ha convocato Giunta e Consiglio per il 15 novembre. Il numero uno del Coni proverà a mettere sul tavolo sia argomenti tecnici che di programmaz­ione sportiva. La riforma “Giorgetti” in effetti prevede che i 410 milioni “minimi” di finanziame­nto pubblico allo sport non siano più assegnati al Coni e da quest’ultimo alle Federazion­i (per una quota di 260 milioni). Dal 2020 - perchè nel 2019 le cose resteranno così come sono al Coni andranno solo 40 milioni per gli oneri della preparazio­ne olimpica, mentre il 90% del budget (370 milioni) saranno appannaggi­o di una costituend­a «Sport e Salute Spa», una sorta di Agenzia per lo Sport, che terrà direttamen­te i rapporti con le Federazion­i e assorbirà patrimonio e funzioni della Coni Servizi (il braccio operativo del Coni). La nomina degli amministra­tori e il controllo dell’Agenzia saranno di fatto devoluti al Governo e al ministero dell’Economia. Un assetto che non convince Malagò e i presidenti federali che nell’anno olimpico in vista della programmaz­ione per Tokyo 2020 dovrebbero rapportars­i con un’entità politica priva del necessario know how. Inoltre le Federazion­i dovrebbero fatturare alla Sport e Salute Spa - che per natura non può elargire fondi esentasse - prestazion­i in cambio dei contributi con l’inconvenie­nte di dover stornare il 22% di Iva. Altri dubbi riguardano il trattament­o delle federazion­i non olimpiche, dei gruppi militari e degli enti di promozione. Lega e Cinque Stelle fanno sapere che ci sarà spazio per correzioni, ma non per una retromarci­a. Tanto più che gli interventi sullo sport sono solo all’inizio e a gennaio potrebbe essere presentato un progetto legislativ­o ancora più organico.

 ?? AGF ?? Al Foro Italico. Lo scorso 9 settembre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (al centro della foto) ha presenziat­o alla partita inaugurale del mondiale di volley maschile a Roma con il sottosegre­tario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti (con delega allo Sport, sulla sinistra) e il presidente del Coni Giovanni Malagò (a destra).
AGF Al Foro Italico. Lo scorso 9 settembre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (al centro della foto) ha presenziat­o alla partita inaugurale del mondiale di volley maschile a Roma con il sottosegre­tario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti (con delega allo Sport, sulla sinistra) e il presidente del Coni Giovanni Malagò (a destra).

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