Il Sole 24 Ore

«Basta no allo sviluppo», in piazza i pro Tav

- —Filomena Greco

C'era anche il presidente dell'Amma, la sigla a cui fanno capo le imprese della meccatroni­ca piemontesi, alla manifestaz­ione ieri davanti alla prefettura di Torino. Un appuntamen­to nato dopo il voto contrario alla Torino-Lione di lunedì scorso in Consiglio comunale. Circa 500 persone si sono radunate in piazza Castello, un sit-in organizzat­o per manifestar­e il sostegno a un'idea di sviluppo della città che si basa anche sulle grandi opere, a iniziare dalla Torino-Lione. Prima la vicenda della candidatur­a olimpica, persa per strada, poi la posizione critica dell’amministra­zione comunale sul dossier Alta velocità: sono i due nodi politici intorno ai quali sta crescendo la mobilitazi­one. Lunedì scorso davanti al Palazzo di Città si sono affiancate le due manifestaz­ioni di segno opposto, No e Sì Tav, mobilitazi­one, quest'ultima, promossa da 17 organizzaz­ioni del mondo produttivo, del sindacato e dei profession­isti. Ieri è stata la volta del sit in spontaneo mentre per sabato prossimo è in calendario la manifestaz­ione “Sì, Torino va avanti” promossa da esponenti della società civile. Nel pomeriggio la notizia della lettera di minacce alla sindaca Chiara Appendino cui sono andate le parole di sostegno del vicepremie­r Luigi Di Maio – «Massima solidariet­à per la nostra sindaca» – e del ministro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti Danilo Toninelli. «Vai, Chiara. Ti sono, ti siamo vicini – scrive Toninelli – . Niente e nessuno potrà fermare il cambiament­o». Solidariet­à anche da Lega, Pd, Forza Italia, dal sindacato, Cgil e Cisl in testa.

Sit-in a Torino per sostenere un'idea di sviluppo della città basata anche sulle grandi opere

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