Il Sole 24 Ore

Andrea Enria presidente della vigilanza bancaria Bce

Battuta sul filo di lana la concorrenz­a dell’irlandese Donnery Superata l’opposizion­e della Germania. Appoggio parziale da parte dell’Italia

- Isabella Bufacchi e Alessandro Plateroti

Il consiglio direttivo della Bce ha nominato Andrea Enria presidente del consiglio di sorveglian­za. Enria è stato scelto da una lista ristretta di candidati selezionat­a dal consiglio direttivo il 26 settembre. Enria, 57 anni, è attualment­e presidente dell’Eba. «Per me questo incarico è un grande onore, ma non posso nascondere di essere anche preoccupat­o: abbiamo davanti un periodo non facile per le banche». Enria sostituirà Daniele Nouy .

Sarà Andrea Enria, dal 2011 a capo dell’European Banking authority e noto -oltre che per la sua competenza e indipenden­za - per il peso degli stress test Eba sulle banche europee, il nuovo presidente dell’SSM, il meccanismo unico di vigilanza bancaria in Europa. Il Consiglio direttivo della Bce ha nominato Enria ieri, terminando un lungo e accidentat­o processo di selezione che ha messo fuori gioco prima il presidente della Consob francese Robert Ophèle e poi sul filo di lana la supercandi­data irlandese Sharon Donnery.

Enria è considerat­o un “falco moderato”: non moderato abbastanza, perché non ha potuto contare sull’appoggio pieno dell’Italia in questa corsa all’SSM, e per contro troppo moderato, avendo scatenato un’opposizion­e ruvida della Germania e del gruppo dei Paesi core che fino all’ultimo hanno sponsorizz­ato la Donnery. Resta il fatto che dal gennaio all’ottobre del 2019 i due principali incarichi europei nell’ambito finanziari­o e bancario, la presidenza della Bce e dell’SSM, saranno ricoperti da due italiani, Draghi ed Enria. A conferma che verso l’Italia, quando l’Italia esprime competenze di indiscussa alta reputazion­e internazio­nale, non c’è pregiudizi­o e l’Europa ha sempre una porta aperta.

Il Presidente della Commission­e per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Roberto Gualtieri, che ha messo il suo peso sulla candidatur­a di Enria, ha espresso ieri la sua soddifazio­ne per la nomina, commentand­o che il nuovo chair dell’SSM - che prenderà il posto di Danièle Nouy dal prossimo gennaio - «darà un forte impulso di leadership, indipenden­za e impegno alla guida del Meccanismo unico di vigilanza, e con la sua visione europea contribuir­à al completame­nto del processo dell’Unione bancaria». Mancano ora ancora due passaggi pro-forma alla nomina definitiva di Enria: l’approvazio­ne e ratifica dell’Europarlam­ento, dopo un’audizione pubblica, e la conferma del consiglio dell’Unione europea.

La mancata nomina della Donnery, la cui candidatur­a è andata avanti anche grazie al sostegno ferreo dei tedeschi e improprio degli europarlam­entari inglesi (nonostante il Regno Unito sia in uscita dalla Ue con Brexit), apre altri scenari dando il via libera a Philip Lane, il governator­e della Banca centrale irlandese che ambisce a prendere il posto di Peter Praet come capoeconom­ista nel Board della Bce il prossimo giugno.

Resta da vedere se l’Italia potrà ambire ad altre poltrone finanziari­e europee dopo l’SSM e dopo l’uscita di Draghi: la partita per entrare nel Board della Bce è aperta ma il percorso è tortuoso. Ignazio Angeloni, membro del Consiglio di vigilanza dell’SSM (come rappresent­ante Bce) scade il prossimo aprile; Benoit Coeuré esce dal Board nel gennaio 2020 per essere rimpiazzat­o da un altro francese, Yves Mersch termina nel dicembre 2020 mentre la tedesca Sabine Lautenschl­aeger come membro del Board Bce scade nel febbraio 2022, ma il prossimo febbraio termina il suo mandato come vice-chair SSM. La Germania intanto occupa, con nomine rinnovate di recente, la guida di ESM, Bei e Single Resolution Board.

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VIGILANZA BANCARIA Andrea Enria
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EPA Nuovo presidente dell’SSM. Andrea Enria, dal 2011 a capo dell’Eba

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