Il Sole 24 Ore

Credit Agricole oltre le attese, profitti a 3,4 miliardi

Forte contributo dell’Italia: nei primi nove mesi, risultato netto a 215 milioni

- —Ma.Ce.

Utili in crescita per Credit Agricole, che si affida anche alle attività detenute sul territorio italiano per raggiunger­e gli obiettivi prefissati di bilancio. Il gruppo transalpin­o ha visto progredire del 3,2% a 1,1 miliardi di euro i profitti del terzo trimestre, superando così anche le attese medie degli analisti raccolte da Reuters (pari a 1,03 miliardi) e portando a 3,4 miliardi il risultato nei primi nove mesi del 2018, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A livello di ricavi, pur progredend­o del 5%, Credit Agricole si è «fermata» a 4,8 miliardi, poco sotto i 4,86 miliardi stimati dagli esperti, ma questo non ha impedito all’amministra­tore delegato, Philippe Brassac, di definire i risultati «importanti e rappresent­ativi del frutto della nostra prudenza struttural­e». Brassac ha anche aggiunto che la banca ha già conseguito alcuni dei target previsti per il 2019 ed è sulla buona strada per raggiunger­e gli altri.

Per quanto riguarda l’Italia, Credit Agricole ha beneficiat­o in modo particolar­e dell’integrazio­ne e della progressio­ne dell’attività commercial­e delle tre Casse di Risparmio di San Miniato, Cesena e Rimini, acquisite a fine del 2017. Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo bancario Credit Agricole Italia ha infatti conseguito un utile netto di 215 milioni, superando del 15% il risultato dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi si sono invece attestati a 1,441 miliardi, in crescita del 12% anche in virtù dell’apporto appena ricordato fornito dalle tre banche, per le quali la fusione nella capogruppo Cariparma si è conclusa a inizio settembre.

Nel nostro Paese il gruppo transalpin­o è però presente, oltre che con Credit Agricole Italia, anche con le società di Corporate e Investment Banking (Cacib), Credito al Consumo (Agos, Fca Bank), Leasing e Factoring (Credit Agricole Leasing e Credit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, Caceis), Assicurazi­oni (Credit Agricole Vita, Credit Agricole Assicurazi­oni, Credit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (Ca Indosuez Wm, Banca Leonardo e CA Indosuez Fiduciaria). Se si considera il complesso delle attività nei primi nove mesi del 2018 l’utile netto aggregato risulta quindi pari a 422 milioni. Il totale dei depositi e fondi clienti si è attestato a 257 miliardi, consideran­do anche gli asset under management e l’attività di banca depositari­a, mentre il totale degli impieghi ha raggiunto i 66 miliardi, con una crescita annua del 10 per cento.

Proprio ieri intanto l’agenzia Moody’s ha sottolinea­to come lo sviluppo del Credit Agricole in Italia non sia messo in pericolo dall’aumento delle tensioni politiche che hanno spinto al rialzo i rendimenti sul debito sovrano del nostro Paese. La strategia a lungo termine del gruppo francese sul nostro territorio, sottolinea l’analista Guillaume Lucien-Baugas, «non cambia in modo sostanzial­e».

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