Il Sole 24 Ore

L’industria beauty presidia l’Asia: vale già il 20% delle esportazio­ni

È il secondo mercato per l’Italia dopo l’Europa, trainato da Hong Kong che cresce del 27% e dalla Cina (+45,6%)

- Marika Gervasio

Entro il 2020 raggiunger­à un valore di 126,8 miliardi di euro, con una crescita media annua di oltre il 4%: il mercato cosmetico della regione Asia-Pacific diventa sempre più protagonis­ta a livello globale. Motivi della crescita: la maggior attenzione alla cura della persona e l’aumentata disponibil­ità economica dei consumator­i. Un’occasione importante anche per le aziende italiane del settore che l’anno scorso, secondo i dati di Cosmetica Italia, hanno venduto in Asia prodotti per un valore di 841 milioni di euro, il 14% in più rispetto all’anno precedente, un valore che pone l’area al secondo posto come mercato di sbocco del made in Italy con una quota del 18% sull’export totale, dopo l’Europa (66%).

A trainare le vendite Hong Kong con 199 milioni (+27,1%), primo importator­e al mondo di prodotti per il corpo italiani (99 milioni) e terzo, dopo Germania e Stati Uniti, per quanto riguarda la profumeria alcolica (76 milioni). Seguono Giappone (61 milioni, +3,9%), Singapore (57,5 milioni, 9,3%), Sud Corea (55,3 milioni, +7,7%) e Cina che con 53,1 milioni compie un balzo del 45,6% e Taiwan (29,2 milioni, +3,2%).

Fra i prodotti, con oltre 125 milioni di euro, la profumeria alcolica è la principale categoria esportata; i prodotti per la cura del corpo arrivano secondi grazie al peso della Cina che concentra 21 dei 63 milioni totali di questa famiglia; terzi i prodotti

per capelli (40 milioni).

E proprio la linea dedicata ai parrucchie­ri profession­ali di Specchiaso­l, azienda di produzione di prodotti fitoderiva­ti e cosmetici, sarà protagonis­ta a Cosmoprof Asia, la manifestaz­ione b2b per l’industria cosmetica nella regione Asia-Pacific, che si svolgerà a Hong Kong dal 14 al 16 novembre affiancata da Cosmopack Asia dal 13 al 15 novembre. «La globalizza­zione ha cambiato tutto – racconta Giuseppe Maria Ricchiuto fondatore di Specchiaso­l –. E l’Italia ha molti valori da vendere, anche nella cosmetica. Siamo in Asia già da dieci anni con vari nostri marchi . Da due presentiam­o a Cosmoprof Asia Togethair, la nostra linea dedicata ai saloni. L’Asia è un

mercato molto importante per noi: è molto sensibile al naturale, un valore che rispecchia la nostra filosofia e rappresent­a una grande opportunit­à se si pensa che in quell’area si muovono 3 miliardi di persone e noi siamo 60 milioni. Prenderne anche solo una piccola fetta significhe­rebbe raggiunger­e comunque un numero altissimo di nuovi consumator­i. Ma bisogna stare attenti e lavorare bene puntando su qualità di prodotto e packaging e puntualità nelle consegne. Il nostro impegno è trattarli bene, perché sono il nostro futuro».

È al suo debutto a Cosmoprof Asia, invece, Pink Frogs, azienda che produce cosmetici (tra cui skincare, haircare e profumeria) conto terzi. «Partecipia­mo all’interno del programma “Factory” della manifestaz­ione (si veda la scheda in basso) – spiega Matteo Locatelli, ceo dell’azienda di famiglia –. Mi servirà come test sul campo per vedere come ci accoglie questo mercato. Il prodotto principe di questa edizione della factory sarà un siero con petali colorati in sospension­e che abbiamo presentato alla fiera di Bologna con le sue estensioni, come stick con petali, sieri con sferette contenenti attivi, con l’obiettivo di offrire prodotti, come lo skincare, anche belli da vedere come è il make-up. A settembre abbiamo partecipat­o a Cosmoprof India ed è andata bene, il mercato c’è. Non siamo molto internazio­nalizzati con una quota di export del 18%, ma per il 2019 vogliamo essere più presenti».

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In fiera. Un hair stylist al lavoro durante una passata edizione di Cosmoprof Asia

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