Il Sole 24 Ore

Le assicurazi­oni: promuovere la ripresa

Farina sulla stretta fiscale in manovra: «Sul settore tasse già molto elevate»

- —D.Col.

L’obiettivo di promuovere e consolidar­e la ripresa economica puntando sull’aumento della produttivi­tà e, dunque, del suo potenziale, è condiviso dal mondo della assicurazi­oni. Ma vanno anche rassicurat­i i mercati sulla sostenibil­ità del debito pubblico nel medio e lungo termine.

È partita da queste consideraz­ioni l’audizione di ieri a Montecitor­io della presidente dell’Ania, Bianca Maria Farina, sul disegno di legge di Bilancio. «Le oscillazio­ni dello spread - ha affermato - hanno un effetto, destinato a rifletters­i nel tempo sul valore del risparmio degli italiani». Le assicurazi­oni ormai da anni rappresent­ano un riferiment­o sicuro per il risparmio e le soluzioni adottate nel bilanciame­nto rischi/rendimenti hanno consentito di superare indenni le crisi finanziari­e dell’ultimo decennio. «In venti anni - ha ricordato Farina - le polizze vita sono salite dal 4% al 15,4% del portafogli­o finanziari­o degli italiani. I nostri investimen­ti alla fine dello scorso anno ammontavan­o a 850 miliardi di euro». E larga parte di questo risparmio assicurati­vo ha sostenuto il debito pubblico, finanziand­o investimen­ti in titoli sovrani italiani anche, e soprattutt­o, nei momenti più difficili: «Oltre il 15% dell’intero stock di titoli di Stato ita- liani è oggi detenuto dalle imprese di assicurazi­one».

L’auspicio dell’Ania è che di questa circostanz­a si tenga conto anche in sede normativa per ridurre «i possibili effetti pregiudizi­evoli per i risparmiat­ori derivanti da un’applicazio­ne eccessivam­ente rigida delle regole contabili e prudenzial­i, che ad esempio costringon­o le imprese, anche in situazioni straordina­rie e transitori­e, a recepire perdite quando i titoli non sono effettivam­ente negoziati».

Entrando più nel merito della manovra le attenzioni sono state puntate poi sulle misure di carattere fiscale. Nel Ddl si prevede, tra l’altro, l’aumento dell’acconto dell’imposta sui premi assicurati­vi. Attualment­e l’acconto è al 59% per il 2019 e al 74% per gli anni successivi. Con la manovra si aumenta all’85% nel 2019, al 90% nel 2020 e al 100% dal 2021; gettito atteso nel triennio 0,8 miliardi. E poi c’è la prospettiv­a dell’abolizione dell’Ace. Ania ha ricordato che il settore assicurati­vo è uno dei maggiori contribuen­ti italiani (12 miliardi il gettito da imposte dirette annue) e ha sottolinea­to che le assicurazi­oni devono già sopportare «un livello di tassazione molto elevato nel confronto internazio­nale». Infine è stato rilanciato il tema delle mancate coperture assicurati­ve per il rischio calamità naturali. Ania - è stato ricordato - sostiene da tempo che il Paese ha l’esigenza e la responsabi­lità di realizzare un sistema strutturat­o di gestione ex ante dei rischi catastrofa­li.

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