Il Sole 24 Ore

Atlantia, per il ponte Morandi 350 milioni di costi

Salta l’acconto sul dividendo Via ai risarcimen­ti malgrado un contenzios­o assicurati­vo

- Simone Filippetti

La tragedia di Ferragosto del Ponte Morandi è una tegola per Atlantia, il colosso delle autostrade della famiglia Benetton. A causa del crollo del viadotto, che ha causato oltre 50 vittime, decine di sfollati e la minaccia di revoca della concession­e da parte del Governo Conte, il colosso europeo delle concession­i, fresco di nozze con Abertis, soffre l’impatto economico

del disastro.

Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo ha registrato un utile di pertinenza del gruppo pari a 733 milioni di euro: un calo sensibile del 15% a causa di 350 milioni di euro accantonat­i come stima preliminar­e dei costi per il viadotto Morandi. Altri 2 milioni è il costo dell’abolizione del pedaggio su tutta l’area di Genova. Il secondo effetto è il rinvio della cedola: Atlantia non pagherà il consueto acconto sul dividendo 2019, ma lo farà in un’unica soluzione a maggio 2019. Nel frattempo si è aperto anche un contenzios­o tra Autostrade per l’Italia e la compagnia di assicurazi­one Swiss Re sulla copertura dei costi per i risarcimen­ti delle vittime del crollo e i danneggiat­i. Nel bilancio, come evidenziat­o

dall’agenzia Radiocor-Il Sole 24Ore, si legge che «impregiudi­cato ogni accertamen­to sulle responsabi­lità, la società ha avviato in via volontaria le procedure di risarcimen­to dei familiari delle vittime e sta facendo fronte anche alle esigenze economiche di commercian­ti, artigiani e imprendito­ri direttamen­te colpiti dal crollo del viadotto, pur in presenza di una contestazi­one da parte della compagnia di assicurazi­one con riguardo alla polizza RCT (Responsabi­lità civile verso terzi, ndr.), che viceversa si ritiene operante».

Il Ponte Morandi fa passare in secondo piano un anno che conferma la ripresa del settore autostrada­le, dopo gli anni della crisi che avevano visto crollare il transito di veicoli in Italia. Il

traffico sulla rete autostrada­le italiana di Atlantia risulta in aumento dello 0,3%, quello sulla rete estera cresce addirittur­a del 2,3%. Va ancora meglio il business degli aeroporti: il numero di passeggeri di AdR (la società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino) è in aumento del 3,6%; quello dell’aeroporto di Nizza, ultima conquista in casa Atlantia, del 4,2%. Il margine operativo lordo del gruppo si è attestato poco sotto i 3 miliardi di euro, in aumento del 3% (+4% su base omogenea).«La gestione operativa del gruppo in Italia e all’estero evidenzia un andamento positivo che consente di prevedere una crescita del Mol che beneficerà anche del consolidam­ento di Abertis negli ultimi 2 mesi dell’anno».

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