Il bonus si può compensare oltre il tetto
Il credito con copertura normativa fuori dal limite di 700mila euro
I crediti d'imposta derivanti da agevolazioni o incentivi fiscali, per i quali esiste una copertura di legge, non concorrono alla determinazione del limite annuo di 700mila euro stabilito per le compensazioni con i versamenti da fare con il modello F24. È questo, in sintesi, il contenuto della risposta 63, fornita dall'agenzia delle Entrate.
L'agenzia conferma quanto affermato dalla società richiedente la quale, trattandosi di contributi anticipati a terzi sotto forma di riduzione dell'importo corrisposto al venditore, ritiene che il credito d'imposta per la vendita di autoambulanze e dei beni mobili registrati ad attività antincendio possa essere fruito annualmente dal venditore senza alcun limite quantitativo e, pertanto, anche per importi superiori al limite annuo di 700mila euro.
Per l'agenzia delle Entrate, continuano ad applicarsi le disposizioni attuative dell'articolo 96 della legge 342 del 2000, secondo cui «per l'acquisto di autoambulanze e di beni mobili iscritti in pubblici registri destinati ad attività antincendio da parte dei vigili del fuoco volontari, in alternativa a quanto disposto nei periodi precedenti, le associazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all'articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266, e le organizzazioni non lucrative di attività sociale (Onlus) possono conseguire il predetto contributo nella misura del venti per cento del prezzo complessivo di acquisto, mediante corrispondente riduzione del medesimo prezzo praticata dal venditore».
Il venditore recupera le somme corrispondenti alla riduzione praticata mediante compensazione con i versamenti da eseguire con il modello F24. Il limite di 700mila euro, relativo a ciascun anno solare, si applica quindi a tutti i crediti. Al riguardo, l'agenzia delle Entrate, con risoluzione 218/E del 5 dicembre 2003, ha chiarito che i crediti derivanti da agevolazioni o incentivi fiscali, per i quali esiste una copertura di legge, non concorrono alla determinazione del limite previsto dall'articolo 34, comma 1, della legge n. 388 del 2000. Nel caso prospettato, dato che per il credito esiste uno stanziamento, lo stesso può essere usato in compensazione, senza concorrere al limite di 700mila euro.
La tecnologia e l'innovazione digitale saranno gli strumenti che accompagneranno i dottori commercialisti nell'evoluzione dei servizi da offrire ai clienti. Come questi strumenti incideranno sul lavoro dei commercialisti? È stata la domanda del congresso di Adc che si è concluso ieri a Brescia.
La formazione rimane imprescindibile, ma non può più essere ritenuta valida solo la formazione sulle vecchie aree di competenza, individuate dal Dlgs 139/2005, che regola l'oggetto e lo svolgimento della professione.
I lavori congressuali hanno confermato che il panorama economico richiede consulenti con competenze trasversali, mix di professionisti diversi con la finalità di rendere le aziende e gli imprenditori maggiormente competitivi attraverso la consulenza olistica dove il consulente trasversale è in grado di dare risposte complesse in linea con la complessità del sistema economico, un professionista che deve imparare a utilizzare al meglio della tecnologia a disposizione e immaginare nuovi servizi per i clienti, anticipando le esigenze che le aziende dovranno affrontare, con una velocità sempre maggiore.
Per questo appare cruciale la riforma del decreto 139. Quali devono essere le linee?
1. Ampliamento dell'oggetto della professione di cui all'articolo 1 del Dlgs 139/2005, con inserimento delle attività richieste oggi dal mercato, come già indicato da Adc al Consiglio nazionale.
2. Formazione obbligatoria e specializzazioni su tematiche aderenti alle richieste del mercato e non inutili bollini gonfi di autoproclamazione.
3. Regole di aggregazione che onsentano l'effettivo sviluppo e che permettano la creazione di studi interprofessionali.
4. Alleggerimento degli adempimenti su privacy e antiriciclaggio a carico dei commercialisti.
5. Apertura di bandi e contributi che premino progetti di investimento da parte dei professionisti sulle Ict, anche e soprattutto per gli studi medio piccoli.
6. Apertura di tavoli istituzionali tematici favorendo il dialogo propositivo tra commercialisti e policy maker
Ci piace chiudere questo congresso con una frase di Victor Hugo che racchiude le nostre speranze «Fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici».