Il Sole 24 Ore

Crollo del ponte Morandi, aiuto finanziari­o agli studi

Le misure per chi ha sospeso l’attività o ha subito un calo di fatturato

- Luca De Stefani

Via libera nel decreto Genova a un’indennità una tantum di 15mila euro per le imprese e i profession­isti che sono stati costretti a sospendere l’attività a causa del crollo del ponte Morandi. Estensione, poi, anche ai liberi profession­isti dell’agevolazio­ne per il calo del fatturato, prevista in precedenza solo per le imprese. Sono queste alcune delle novità approvate dalla Camera, nell’ambito della discussion­e della legge di conversion­e del Dl 109/18, cosiddetto decreto emergenze Genova, ora in discussion­e in Senato.

Bonus riduzione fatturato

Quindi alle imprese e ai liberi profession­isti, con la “sede operativa” all’interno delle zone interessat­e dal crollo del ponte Morandi che nel periodo che va dal 14 agosto al 29 settembre 2018 «hanno subìto un decremento del fatturato rispetto al valore mediano del corrispond­ente periodo del triennio 2015-17», sarà riconosciu­ta una somma fino al 100% del decremento, nel limite massimo di 200mila euro.

Per dimostrare il decremento del fatturato, sarà sufficient­e una dichiarazi­one sottoscrit­ta dall’interessat­o, ai sensi dell’articolo 46 del Dpr 445/2000 «accompagna­ta dall’estratto autentico delle pertinenti scritture contabili attinenti ai periodi di riferiment­o».

La dichiarazi­one, quindi, dovrà essere accompagna­ta dall’estratto autentico del libro giornale e/o dei registri Iva vendite e/o corrispett­ivi, se in contabilit­à semplifica­ta, dei periodi che vanno dal 14 agosto al 29 settembre degli anni 2015, 2016,

2017 e 2018. Per calcolare il decremento, va effettuato il confronto tra il totale del fatturato del periodo che va dal 14 agosto 2018 al 29 settembre 2018 e la “mediana” dei fatturati sempre dal 14 agosto al 29 settembre del 2015, 2016 e 2017.

Si parla di mediana (valore centrale tra i dati numerici): ad esempio, se il fatturato del periodo dal 14 agosto al 29 settembre del 2015 è stato di 20mila euro, quello dello stesso periodo del 2016 è stato di 30mila euro e quello del 2017 è stato di 22mila euro, la mediana è di 22mila euro (contro una media di 24mila euro). Se il fatturato del periodo che va dal 14 agosto 2018 al 29 settembre 2018 è stato di 10.000 euro, il bonus sarà pari a 12mila euro (22mila–10mila).

Il bonus per il calo del fatturato potrà essere erogato solo a seguito di presentazi­one di una domanda e i “criteri e le modalità” per la sua erogazione, nel limite complessiv­o di 10 milioni di euro per l’anno 2018, saranno stabiliti dal commissari­o delegato, previsto dall’articolo 1 dell’ordinanza del capo del dipartimen­to della Protezione civile 539/18.

Bonus sospension­e

L’articolo 4-ter del Dl 109 prevede che spetti «un’indennità una tantum” di 15mila euro, nel caso di sospension­e dell’attività» a causa del crollo del ponte Morandi, a favore:  dei titolari di rapporti di co.co.co, di agenzia e di rappresent­anza commercial­e;

 dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e profession­ali, iscritti a qualsiasi forma obbligator­ia di previdenza e assistenza. Dovranno essere individuat­i meglio i soggetti interessat­i a questa indennità. A oggi, comunque, sembra che siano agevolati tutti i titolari di imprese individual­i, coniugali o familiari, le società di qualunque tipo (tranne lesemplici), i profession­isti iscritti agli albi o collegi e quelli non iscritti (ma solitament­e soggetti alla gestione separata dell’Inps). L’inseriment­o anche dei titolari dei rapporti di «agenzia e di rappresent­anza commercial­e» sembra voler agevolare anche i procacciat­ori d’affari occasional­i, senza partita Iva e non iscritti al registro delle imprese.

A oggi, oltre a quanto detto in precedenza, non vi sono altre condizioni per poter ottenere l’erogazione dell’indennità di 15mila euro per la sospension­e dell’attività. Ad esempio, non è previsto un periodo minimo di chiusura dell’attività, né la dimostrazi­one della chiusura stessa.

La relativa domanda dovrà essere presentata alla regione Liguria, la quale istruirà quelle ricevute in “ordine cronologic­o di presentazi­one”. Le indennità saranno concesse con un decreto della regione Liguria, nel limite di spesa di 11 milioni di euro per il 2018 e di 19 milioni di euro per il 2019. La regione, assieme al decreto di concession­e, invierà all’Inps la lista dei beneficiar­i e quest’ultimo provvederà all’erogazione delle indennità.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy