Vw studia il software per la mobilità futura
Inaugurato a Lisbona un lab di sviluppatori per creare inediti servizi digitali
«Stiamo diventano, anche, una software company» ha detto il chief information officerdi Volkswagen, Martin Hofmann, poco prima di inaugurare il nuovo lab digitale a Lisbona dove 25 sviluppatori, che nei prossimi due anni diventeranno circa 200, trasformeranno in codici la mobilità del futuro secondo Volkswagen.
L’impressione è la casa tedesca voglia davvero spingere l’acceleratore. Il mercato dell’auto cambia e, come successo anni fa nell’industria degli smartphone, per quanto il paragone possa essere ardito, oltre alla grossa sfida della trazione elettrica e i progetti di guida autonoma, la ricerca è sull’esperienza dell’utente intesa come evoluzione dell’infotainment verso un modello di servizi molto vario. Software e servizi, appunto. Per questo la casa tedesca ha già a pieno servizio dei lab a Wolfsburg e Berlino. Quello di Lisbona, inaugurato nei giorni del Web Summit, evento che ha fatto della capitale
portoghese la capitale dell’innovazione europea, e che lì rimarrà per altri 10 anni dopo gli accordi recenti con gli organizzatori, sarà dedicato allo sviluppo di servizi cloud per il settore MAN Truck & Bus. All’inaugurazione c’era anche il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, che ha sottolineato quanto il digitale sia diventato strategico per la crescita del Paese. Crescono le startup e parallelamente l’offerta di sviluppatori, spesso in arrivo da altri Paesi europei.
Il portafoglio di servizi digitali cui i “software development center” sono principalmente dedicati è We, che racchiude We Park (si paga il parcheggio via app, si studia come consigliare il parcheggio libero al guidatore), We Deliver (per l’ecommerce: il pacco viene consegnato in auto) o We Connect e perfino We Share, l'offerta di car sharing di Volkswagen (i servizi sono illustrati su www.volkswagen-we.com). Sempre in tema di ricerca, Volkswagen ha lanciato un progetto che userà i computer quantistici, in collaborazione con D-Wave e Google, per elaborare modelli predittivi che migliorino la mobilità urbana. L’azienda tedesca ci lavora nei lab di San Francisco e Monaco. E i servizi sono pensati per i taxi e il trasporto pubblico.