Il Sole 24 Ore

Confindust­ria e Bdi lanciano il manifesto dell’industria europea

Le priorità in 12 punti, base per il futuro manifesto di Business Europe Boccia: nella politica industrial­e centralità a lavoro e investimen­ti

- Nicoletta Picchio

Dal nostro inviato Il mondo imprendito­riale italiano e tedesco insieme per costruire l’Europa del futuro. Partendo dalla consideraz­ione che la questione industrial­e «è la soluzione» per colmare i divari e crescere. Ne sono convinti Vincenzo Boccia e Dieter Kempf, presidenti di Confindust­ria e Bdi (l’organizzaz­ione degli industrial­i tedeschi) che ieri hanno firmato un documento congiunto sintetizza­ndo in 12 punti le priorità dell’industria tedesca e italiana per l’Unione europea. In un momento particolar­mente importante, ha sottolinea­to Boccia, visto che a maggio 2019 si voterà per le elezioni Ue.

Il documento è il frutto dei due giorni di lavoro del Forum tra Confindust­ria e Bdi, che si è tenuto a Bolzano, arrivato all’ottava edizione, organizzat­o in partnershi­p con Deutsche Bank. «Un processo continuo di cultura e di confronto» l’ha definito Boccia nella conferenza stampa finale tenuta insieme a Kempf. Questione industrial­e; un bilancio comune europeo orientato a rafforzare la competitiv­ità e gli investimen­ti in ricerca, innovazion­e, istruzione, infrastrut­ture, sia materiali che immaterial­i; andare avanti con l’unione bancaria e dei capitali; migliorare l’accesso al credito, specie per le Pmi; rafforzare la cooperazio­ne con l’Africa. Sono i punti principali del testo, che sarà una base di dibattito anche nella riunione di Business Europe di fine novembre a Vienna.

«Le nostre economie in Europa sono tra due fuochi, gli Stati Uniti e la Cina. Come singoli Paesi non abbiamo alcuna opportunit­à, le avremo se ci muoveremo all’unisono guardando alle prossime elezioni europee, ed essendo proattivi, non solo Italia e Germania», ha sottolinea­to anche Kempf. Tra qui e maggio ci saranno altre tappe del dialogo: «Come Business Europe sarà preparato un Manifesto per l’Europa che vorremmo porre all’attenzione della politica, un contributo al dibattito su come riformare la Ue e sugli obiettivi per fare un grande salto di qualità», ha annunciato Boccia. Dovrebbe essere pronto a fine mese. Inoltre «individuer­emo una data all’inizio dell’anno prossimo per fare conferenze stampa, alla stessa ora, nelle capitali europee delle associazio­ni industrial­i che aderiscono a Business Europe. Tra i punti che saranno inseriti nel Manifesto ci sarà un programma di politica industrial­e in cui dare centralità al lavoro e agli investimen­ti», ha continuato il presidente di Confindust­ria, che ha ipotizzato in futuro un vertice a tre anche con il Medef, la Confindust­ria francese. Al Forum c’era anche Pierre Gattaz, presidente del Medef e di Business Europe, che ha parlato dell’idea del Manifesto durante la cena. Ospite della serata, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, convinto, come gli imprendito­ri, che una Unione europea più forte sia ineludibil­e per non arrivare ad una «inevitabil­e decadenza»: nel 2035, ha detto Boccia ieri citando le parole del ministro, nessun Paese europeo farà parte del G7. «O ci saremo come Europa o saremo fuori. Occorre diventare una potenza economica per poter scrivere le regole al tavolo politico», ha continuato il presidente di Confindust­ria, sottolinea­ndo come sia fondamenta­le un programma di infrastrut­ture a livello europeo che connetta i Paesi tra di loro e con il mondo. A Bolzano «diventata terra di cerniera» si consolida il dialogo tra industrial­i italiani e tedeschi: «Non c’è stata alcuna divergenza», ha detto Boccia. Sintonia anche su Brexit, uno dei punti del documento: va evitata un’uscita disordinat­a e va garantita la sicurezza giuridica delle imprese.

La Ue è «lungi dall’essere perfetta», è scritto nel testo del documento, ma «il progetto europeo è cruciale per cittadini e imprese». Le priorità sono la crescita, la lotta alla disoccupaz­ione e la riduzione della povertà, il rafforzame­nto della competitiv­ità.

BOLZANO

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Bolzano. Vincenzo Boccia con Dieter Kempf (a destra) e Federico Giudiceand­rea, presidente di Assoimpren­ditori Alto Adige

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