«È in gioco il futuro di Torino e dell’Italia»
«Una manifestazione civica, trasversale, le persone hanno manifestato con la volontà di difendere la voglia di fare e le nostre capacità». Dario Gallina guida gli industriali di Torino da due anni: «La Tav – ripete – è una questione strategica per il paese». Ieri era in piazza per sostenere la Torino-Lione, poi, con una delegazione delle associazioni datoriali, dei professionisti e dei sindacati ha incontrato il prefetto.
Cosa avete chiesto?
«Abbiamo sottolineato in maniera unitaria le nostre ragioni a favore dell’infrastruttura. La Torino-Lione è una questione che riguarda Torino e l’Italia. Abbiamo chiesto che il Prefetto faccia da tramite con la presidenza del Consiglio e il ministero della Trasporti sulla Tav, abbiamo chiesto che i lavori procedano rispettando gli accordi internazionali. Vogliamo inoltre che ci sia almeno un rappresentante delle forze economiche e sociali all’interno della struttura tecnica di missione del Mit, incaricata di effettuare l’analisi costi benefici, infine abbiamo chiesto che venga mantenuto il ruolo dell’Osservatorio sull’asse Torino-Lione e che si continui a lavorare sulla tratta nazionale di adduzione al futuro tunnel di base».
Il Piemonte ha perso, con la crisi, pil e produzione industriale più delle altre regioni del Nord Italia, trasporti e logistica possono essere un driver? La realizzazione della tratta internazionale della Tav fa la differenza per il Piemonte, cambierebbe lo scenario, da binario morto e periferico a snodo strategico verso i paesi occidentali. Con ricadute importanti per l’indotto derivanti dallo sviluppo delle piattaforme logistiche. Con Terzo valico e Torino-Lione, Piemonte e area NordOvest possono diventare uno snodo importante del traffico merci verso l’Europa. Senza dimenticare lo sviluppo della via della Seta e gli scambi dal Far East verso l’Europa: la Torino-Lione fa in modo che il flusso delle merci passi a sud delle Alpi».
Una questione anche nazionale? «La Tav è una infrastruttura fondamentale per un paese manifatturiero e industriale. Abbiamo un gap competitivo pari a 10 punti rispetto ad altri grandi paesi europei. L’Italia è penalizzata dalla mancanza di infrastrutture lungo le due direttrici Nord-Sud e Est-Ovest, questo influisce sulla competitività delle imprese. La logistica è fondamentale per fare qualsiasi progetto industriale per il paese, dall’attrazione di investimenti allo sviluppo del turismo. La Torino-Lione
IMPRESE. Il presidente
dell’Unione industriale di
Torino, Dario Gallina
è da considerare una infrastruttura di base, un’opera strategica che va oltre ogni analisi costi benefici».
Quale l’impatto della realizzazione della tav sul territori?
«Uno studio di Clas e Bocconi ha quantificato in oltre 900 milioni all’anno le ricadute per la Torino-Lione, u impatto importante sia sul fronte economico che occupazionale».
Vi state mobilitando per un appuntamento nazionale a Torino? «Quella di piazza Castello è stata una grande manifestazione della società civile, noi stiamo lavorando per organizzare un evento nazionale che coinvolga tutte le categorie produttive, vorremmo fare il Consiglio generale il 3 dicembre alle Officine Grandi Riparazioni».