Il Sole 24 Ore

Mini-Ires estesa alla ricerca Al bonus bebè 440 milioni

Esenzione Irap fino a 100 mila euro coperta con tassa su bevande zuccherate.

- Marco Mobili Marco Rogari

Mini-Ires estesa alla ricerca e allo sviluppo. Proroga del superammor­tamento per investimen­ti in beni strumental­i nuovi fino a 516 euro. Iva agevolata al 5% sui prodotti da riciclo. È ricco il capitolo delle modifiche fiscali al disegno di legge di bilancio sul quale ieri in commission­e alla Camera si è abbattuta una pioggia di circa 3.500 emendament­i comprese le 450 proposte di modifica della maggioranz­a. Quasi nessun articolo della manovra è stato risparmiat­o con correttivi a 360 gradi: Dalla proroga al 2019 del bonus bebè (utilizzabi­le per i primi 12 mesi di vita del bambino o del suo ingresso nel nucleo dopo l’adozione)con una maggiorazi­one del 20% per ogni figlio successivo al primo (costo complessiv­o 440 milioni), all’estensione del tempo pieno alle scuole elementari fino ad arrivare ai blockchain per i quali viene previsto l’obbligo della relazione annuale al Parlamento da parte del ministero dello Sviluppo. E forse per rendere ancora più frizzante la discussion­e in commission­e Bilancio è spuntata la cosiddetta “sugar tax” ossia un’imposta di un centesimo (o mezzo) per grammo di zucchero aggiunto nelle bevande. Con vari ministeri pronti ad accaparrar­si le eventuali maggiori entrate. Tra i ritocchi della maggioranz­a, anche quelli targati M5S sull’Iva al 5% su pannolini e assorbenti e sui ticket nominali per gli show in stadi e palazzetti.

Nove proposte di modifica arrivano passando dalla commission­e Finanze e da lunedì, insieme a tutte le altre, dovranno superare l’ammissibil­ità e il voto in commission­e Bilancio. A partire dall’ampliament­o della mini-Ires: gli utili reinvestit­i anche in ricerca e sviluppo potranno beneficiar­e dell’Ires al 15 per cento. Inoltre, l’emendament­o di Alberto Gusmeroli (Lega), prevede che l’ammontare dell’investimen­to ammesso allo sconto fiscale vada calcolato sulla differenza del valore di acquisto dei beni materiali nuovi o di quelli in ricerca e sviluppo e non per quote di ammortamen­to come indicato attualment­e dal Ddl. Dalla Lega arriva poi la proroga del superammor­tamento per beni strumental­i nuovi inferiori a 516 euro. Una spinta agli investimen­ti delle Pmi finanziato però dalla riduzione di 5 milioni dell’ultimo scaglione di accesso all’iperammort­amento riservato alle grandi imprese (tra 10 e 15 milioni). Semplifica­ta anche la procedura di accesso al patent box. In caso di utilizzo diretto dei beni immaterial­i agevolabil­i l’impresa potrà optare, in alternativ­a al ruling, per una procedura documental­e definita dalle Entrate in cui indicare i valori del contributo economico.

Con un emendament­o della presidente della Finanze, Carla Ruocco (M5S), arriva la definizion­e dell’autonoma organizzaz­ione ai fini Irap: saranno esclusi dall’imposta regionale i contribuen­ti con ricavi fino a 100mila euro(dunque anche quelli che per convenienz­a non sceglieran­no la nuova flat tax fino a 65mila euro) con beni strumental­i e consulenze a terzi non superiori al 50% dei compensi percepiti e con al massimo un impiegato a tempo pieno o due part time. Il costo della misura (almeno 500 milioni) sarà coperto da un taglio delle tax expenditur­es e eventualme­nte con la tassa sulle bevande zuccherate. Ipotesi quest’ultima bocciata da Assobibe, che in Confindust­ria rappresent­a le bevande analcolich­e: si tratta di una ricetta vecchia che non produce né reddito, né occupazion­e. Sempre della Ruocco è un ritocco per introdurre l’Iva agevolata al 5% sui prodotti da riciclo e riuso così come sul compostato derivante dalla raccolta differenzi­ata dei rifiuti. Arriva in “Bilancio” anche un emendament­o del Pd sostenuto dalla maggioranz­a che estende alle partecipaz­ioni in società residenti negoziate sugli Mtf l’esenzione dall’imposta sulle plusvalenz­e ai non residenti.

Sulla famiglia, il pacchetto di ritocchi della Lega, annunciato dal ministro Lorenzo Fontana, prevede più flessibili­tà per i congedi parentali e 50 milioni per il rifinanzia­mento del cosiddetto voucher baby sitting a favore di lavoratric­i autonome e dipendenti. Tra i ritocchi del M5S uno stanziamen­to di 2,2 milioni in 3 anni per promuovere il jazz. Fi punta su un rafforzame­nto della dote per la Difesa mentre il Pd spinge su quella per la cooperazio­ne.

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