Mini-Ires estesa alla ricerca Al bonus bebè 440 milioni
Esenzione Irap fino a 100 mila euro coperta con tassa su bevande zuccherate.
Mini-Ires estesa alla ricerca e allo sviluppo. Proroga del superammortamento per investimenti in beni strumentali nuovi fino a 516 euro. Iva agevolata al 5% sui prodotti da riciclo. È ricco il capitolo delle modifiche fiscali al disegno di legge di bilancio sul quale ieri in commissione alla Camera si è abbattuta una pioggia di circa 3.500 emendamenti comprese le 450 proposte di modifica della maggioranza. Quasi nessun articolo della manovra è stato risparmiato con correttivi a 360 gradi: Dalla proroga al 2019 del bonus bebè (utilizzabile per i primi 12 mesi di vita del bambino o del suo ingresso nel nucleo dopo l’adozione)con una maggiorazione del 20% per ogni figlio successivo al primo (costo complessivo 440 milioni), all’estensione del tempo pieno alle scuole elementari fino ad arrivare ai blockchain per i quali viene previsto l’obbligo della relazione annuale al Parlamento da parte del ministero dello Sviluppo. E forse per rendere ancora più frizzante la discussione in commissione Bilancio è spuntata la cosiddetta “sugar tax” ossia un’imposta di un centesimo (o mezzo) per grammo di zucchero aggiunto nelle bevande. Con vari ministeri pronti ad accaparrarsi le eventuali maggiori entrate. Tra i ritocchi della maggioranza, anche quelli targati M5S sull’Iva al 5% su pannolini e assorbenti e sui ticket nominali per gli show in stadi e palazzetti.
Nove proposte di modifica arrivano passando dalla commissione Finanze e da lunedì, insieme a tutte le altre, dovranno superare l’ammissibilità e il voto in commissione Bilancio. A partire dall’ampliamento della mini-Ires: gli utili reinvestiti anche in ricerca e sviluppo potranno beneficiare dell’Ires al 15 per cento. Inoltre, l’emendamento di Alberto Gusmeroli (Lega), prevede che l’ammontare dell’investimento ammesso allo sconto fiscale vada calcolato sulla differenza del valore di acquisto dei beni materiali nuovi o di quelli in ricerca e sviluppo e non per quote di ammortamento come indicato attualmente dal Ddl. Dalla Lega arriva poi la proroga del superammortamento per beni strumentali nuovi inferiori a 516 euro. Una spinta agli investimenti delle Pmi finanziato però dalla riduzione di 5 milioni dell’ultimo scaglione di accesso all’iperammortamento riservato alle grandi imprese (tra 10 e 15 milioni). Semplificata anche la procedura di accesso al patent box. In caso di utilizzo diretto dei beni immateriali agevolabili l’impresa potrà optare, in alternativa al ruling, per una procedura documentale definita dalle Entrate in cui indicare i valori del contributo economico.
Con un emendamento della presidente della Finanze, Carla Ruocco (M5S), arriva la definizione dell’autonoma organizzazione ai fini Irap: saranno esclusi dall’imposta regionale i contribuenti con ricavi fino a 100mila euro(dunque anche quelli che per convenienza non sceglieranno la nuova flat tax fino a 65mila euro) con beni strumentali e consulenze a terzi non superiori al 50% dei compensi percepiti e con al massimo un impiegato a tempo pieno o due part time. Il costo della misura (almeno 500 milioni) sarà coperto da un taglio delle tax expenditures e eventualmente con la tassa sulle bevande zuccherate. Ipotesi quest’ultima bocciata da Assobibe, che in Confindustria rappresenta le bevande analcoliche: si tratta di una ricetta vecchia che non produce né reddito, né occupazione. Sempre della Ruocco è un ritocco per introdurre l’Iva agevolata al 5% sui prodotti da riciclo e riuso così come sul compostato derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Arriva in “Bilancio” anche un emendamento del Pd sostenuto dalla maggioranza che estende alle partecipazioni in società residenti negoziate sugli Mtf l’esenzione dall’imposta sulle plusvalenze ai non residenti.
Sulla famiglia, il pacchetto di ritocchi della Lega, annunciato dal ministro Lorenzo Fontana, prevede più flessibilità per i congedi parentali e 50 milioni per il rifinanziamento del cosiddetto voucher baby sitting a favore di lavoratrici autonome e dipendenti. Tra i ritocchi del M5S uno stanziamento di 2,2 milioni in 3 anni per promuovere il jazz. Fi punta su un rafforzamento della dote per la Difesa mentre il Pd spinge su quella per la cooperazione.