«Stop domenicale? Calo del 18%»
«La domenica si concentra il 18% del business di Rinascente. È il secondo giorno della settimana per concentrazione di vendite dopo il sabato, in cui si tocca il 20%. Tenere i negozi chiusi sarebbe una pazzia, metterebbe a rischio i nostri investimenti». Non usa mezzi termini Vittorio Radice, vice presidente di Rinascente quando, sul palco del 17° Osservatorio Altagamma, gli viene chiesto cosa pensa delle chiusure domenicali dei negozi allo studio della Commissione Attività produttive della Camera.
E non è solo una questione di business: «Lo shopping domenicale è parte della cultura degli italiani, che considerano la passeggiata tra i negozi del centro un momento di svago in famiglia , e dei turisti che incidono sul nostro business domenicale per il 51 per cento».
La chiusura avrebbe un impatto anche sul fronte occupazionale: un dipendente su quattro al lavoro la domenica nei department store Rinascente (che si trovano nelle grandi mete turistiche come Milano, Roma e Firenze, ma anche nelle città più piccole come Torino, Cagliari e Catania, solo per citarne alcune) è assunto apposta. E percepisce uno stipendio che, rispetto ai giorni feriali, viene aumentato di una percentuale che va dal 30% al 130%, in base all’anzianità e del tempo di lavoro.