Wind Tre apre al dossier infrastruttura
Il ceo Hedberg: in caso di società della rete siamo pronti a partecipare
«Nell’eventualità in cui si venisse a creare una società della rete unica noi saremmo disposti a considerare una nostra partecipazione». Jeffrey Hedberg, ceo di Wind Tre, parla così al Sole 24 Ore, a margine del “5G Summit” di Zte, ieri all’Aquila (si veda articolo a pagina 11), commentando la possibile nascita di una società della rete sull’asse TimOpen Fiber. Capitolo spinoso, con voci critiche come quella di Aiip (gli internet provider) che paventa «un nuovo monopolio».
Il tema della possibilità che Wind Tre, che ha Infostrada, con i suoi asset possa partecipare a un “progetto Paese” non è nuovo e Hedberg fa capire che, con un piano solido, non ci sarebbe una chiusura. Purché però ci sia «la garanzia di parità d’accesso per tutti gli operatori». Il “progetto Paese” potrebbe poi anche riguardare la rete mobile. Dopo il salasso dell’asta sul 5G, Tim e Vodafone stanno valutando una sinergia sulla realizzazione della rete. «È importante che ci sia sempre un contesto pro-concorrenza», commenta Hedberg. «Al di là di questi progetti che valuteremo se e quando diventeranno realtà», per il ceo Wind Tre c’è tuttavia la necessità che «tutti facciano la loro parte. Le telco la stano facendo. Ora tutti gli attori politicoistituzionali e i regolatori diano il loro contributo per la creazione di un nuovo ecosistema».