Il Sole 24 Ore

Assicurazi­oni, slitta di un anno la riforma dei principi contabili

Rinviata al 2022 l’entrata in vigore delle norme previste da Ifrs 17 e Ifrs 9 Le compagnie avranno più tempo per uniformars­i agli istituti di credito

- Laura Galvagni

Il board dello Iasb ha deciso di rinviare l’applicazio­ne del Ifrs 17 di un anno: dal 2021 al 2022. La decisione, assunta ieri dall’organismo responsabi­le dell’emanazione dei principi contabili internazio­nali, ha generato reazioni positive nel mondo assicurati­vo che, grazie a questa scelta, incassa anche un altro beneficio: ossia la possibilit­à di prorogare al 2022 l’esenzione dell’applicazio­ne del nuovo principio Ifrs 9 sugli strumenti finanziari.

Ma cosa comporta l’introduzio­ne dell’Ifrs 17 e perché le compagnie brindano alla possibilit­à di potere aggiustare il tiro sulla nuova normativa contabile? Quel che chiede il settore delle polizze, sostanzial­mente, è un dibattito aggiuntivo che permetta di conciliare i più elevati standard di trasparenz­a previsti dal nuovo principio contabile con le esigenze più strettamen­te operative delle compagnie. L’Ifrs17, di fatto, cambia e di molto la rappresent­azione dei risultati dei gruppi assicurati­vi. Per esempio, in prospettiv­a, non verrà più fornito il dato relativo alla raccolta premi ma solo ai margini, avvicinand­o in questo modo la rappresent­azione degli aggregati economici a quella dell’industria bancaria e finanziari­a. Una trasformaz­ione in sé anche accettabil­e ma che nel dettaglio obbliga per esempio a dare evidenza a quale componente di utile è afferente alla gestione corrente e quanta riguarda il pregresso. Aspetto, quest’ultimo, in parte già affrontato nel ramo danni ma di fatto mai introdotto nel vita. Peraltro, il principio lega ancora di più la componente della gestione finanziari­a alla componente della gestione tecnica, aumentando la connession­e tra aspetto attuariale a aspetto finanziari­o. E questa è anche la ragione per cui, contempora­neamente, slitta anche l’introduzio­ne dell’Ifrs 9 la cui applicazio­ne altrimenti non avrebbe consentito una panoramica coerente dei conti di bilancio.

Quanto alla decisione dello Iasb (Internatio­nal Accounting Standards Board), va ricordato che il settore assicurati­vo aveva chiesto un rinvio fino al 2023. Per ora ha ottenuto solo un anno ma intanto, come ha sottolinea­to una portavoce dell’organismo responsabi­le dell’emanazione dei principi contabili internazio­nali, il consiglio probabilme­nte discuterà già in dicembre della necessità di apportare ulteriori modifiche alla nuova norma. «È positivo che il Board dello Iasb abbia finalmente riconosciu­to la necessità di considerar­e alcuni migliorame­nti e un ritardo nell’applicazio­ne dell’Ifrs 17. Tuttavia un anno potrebbe non essere sufficient­e per apportare gli aggiustame­nti necessari e dare alle compagnie il tempo di applicare correttame­nte lo standard», ha sottolinea­to Olav Jones, vice direttore generale di Insurance Europe, ente del settore. Le regole dello Iasb, come è noto, sono utilizzate in oltre 100 paesi, inclusa l’Unione Europea, ma non negli Stati Uniti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy