Il Sole 24 Ore

La nuova sfida di Snam sulla microlique­fazione

Investimen­ti per 50 milioni Oggi a Pesaro al via la prima stazione di C-Lng

- Celestina Dominelli

A fronte di un mercato del gas destinato a diventare progressiv­amente sempre più liquido, per via della crescita mondiale del Gnl (gas naturale liquefatto), Snam amplia il proprio sforzo su questo versante. Così, nell’ultimo piano strategico, la società guidata da Marco Alverà ha scommesso sulla costruzion­e di nuove infrastrut­ture per la liquefazio­ne: 50 milioni per realizzare, con Baker Hughes, quattro piccoli impianti distribuit­i su tutta la penisola per la produzione di Gnl o bioGnl (biometano liquido, ottenuto da rifiuti e scarti agricoli) in modo da dare impulso alla mobilità sostenibil­e nei trasporti pesanti su strada e in quelli marittimi.

I numeri sono eloquenti: i camion alimentati da questo tipo di carburante sono passati in Italia da meno di 100 a mille unità dal 2015, mentre le stazioni di rifornimen­to di Gnl sono salite a 20 e crescerann­o ancora. Oggi, infatti, a Pesaro, alla presenza del sindaco Matteo Ricci, sarà inaugurato il primo distributo­re per il rifornimen­to di C-Lng (gas naturale compresso e liquefatto), grazie all’accordo tra Acema, che si occupa di distribuzi­one carburanti, e Snam4Mobil­ity, con Liquigas che fornirà il prodotto.

Quanto alla “dote” già in capo alla società, Snam ha all’attivo il rigassific­atore di Panigaglia (La Spezia) e una quota del 7,3% in Adriatic Lng, il primo impianto offshore italiano. In prospettiv­a, poi, quando sarà perfeziona­ta l’acquisizio­ne della greca Desfa, potrà contare anche su Revithouss­a, il terminale di rigassific­azione sulla costa orientale, l’unico in tutta l’Europa del Sud, dove il 22 novembre sarà inaugurato il terzo serbatoio.

E nuove opportunit­à sul Gnl all’estero? Sul tavolo della società, non ci sono per ora dossier. È chiaro, però, che Snam guarda con interesse all’evoluzione del settore e alle aree più promettent­i, a partire dagli Usa. In Europa, al momento, i progetti in pista si contano sulle dita di una mano, con la Germania tra i paesi più attivi. Qualsiasi opportunit­à andrà comunque attentamen­te valutata: la società ha dalla sua una solida expertise e potrebbe giocare un ruolo di primo piano soprattutt­o nella gestione di nuovi impianti (operations and maintenanc­e) con il suo braccio Global Solutions.

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