Il Sole 24 Ore

Energia, difesa, hi-tech L’Italia rafforza i legami economici con Abu Dhabi

- —Gerardo Pelosi

Le aziende italiane della difesa, dell’energia e dell’alta tecnologia si sono ritagliate una spazio privilegia­to nelle gare e nei contratti degli Emirati. Lo hanno registrato ieri ad Abu Dhabi il premier italiano, Giuseppe Conte e il Principe ereditario Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Tra i due sarebbe scattata una buona “chimica”, fattore essenziale in quel Paese per favorire anche occasioni di business. I due hanno fatto stato dell’ottimo rapporto economico testimonia­to dai 5 miliardi di dollari di export italiano che sta contribuen­do al rafforzame­nto di riforme economiche non oil che possono contare su oltre 600 aziende italiane. Non si sarebbe entrati nel merito dei singoli contratti tranne per la vicenda di Piaggio Aero dove per una pesante crisi di commesse sono a rischio in Liguria circa 1200 posti di lavoro. Conte e il principe ereditario hanno esaminato varie ipotesi di soluzione e sembra avvicinars­i sempre di più un ingresso di Leonardo (come anticipato ieri dal Sole 24 Ore) nel capitale di controllo dell’azienda attualment­e detenuto al 100% dal fondo sovrano emiratino Mubadala che da tempo sollecita una partecipaz­ione del 50% nell’azienda da parte di Leonardo che tuttavia sembra poco propensa all’operazione. Dopo la crisi di commesse dovuta ai problemi per la realizzazi­one del drone P.1HH è stato messo in cantiere un nuovo drone, il P2.HH per venderlo sia agli Emirati che all’Aeronautic­a italiana che però non ne avrebbe bisogno perché partecipa anche ad un programma europeo nello stesso settore. L’operazione vale 766 milioni di Euro in 15 anni per sviluppo e acquisto di 20 velivoli e 20 stazioni a terra. Il precedente ministro della Difesa Roberta Pinotti aveva inviato in Parlamento a fine legislatur­a la richiesta di parere ma nell’attuale legislatur­a il provvedime­nto non è stato ancora discusso. La visita di Conte potrebbe ora avere avviato a soluzione la vicenda Piaggio.

Per il resto ad Abu Dhabi il premier ha avuto un incontro con i rappresent­anti delle aziende italiane, da Eni a Saipem, da Generali ad Elettronic­a, da Fincantier­i a Sace e Intesa San Paolo. Il premier ha messo in rilievo il ruolo delle pmi, e ha individuat­o in Expo 2020 a Dubai una nuova chance per il sistema Italia. Molto apprezzato il ruolo di Eni che da pochi giorni ha siglato un accordo strategico con la compagnia petrolifer­a emiratina, l’Adnoc. Un accordo con cui Eni potrebbe ridurre del 20% circa l’import di gas degli Emirati dal Qatar in un momento in cui le relazioni diplomatic­he tra i due Paesi sono piuttosto fredde e in cui Abu Dhabi sta rilanciand­o i suoi investimen­ti per sfruttare i giacimenti di gas e petrolio. Del resto è stata l’economia il tema centrale del bilaterale tra Conte e l’erede al trono dal quale scaturisce l’impegno a rafforzare l’accordo di partenaria­to bilaterale a neanche un anno dal divorzio tra Etihad e Alitalia.

Ma nel bilaterale c’è stato spazio anche per la Libia. Il Principe ha espresso il suo apprezzame­nto per lo sforzo italiano con la Conferenza di Palermo. Un summit che ha visto il governo aprire di fatto al generale Khalifa Haftar, sostenuto non a caso da Abu Dhabi.

 ??  ?? Abu Dhabi.Il premier Giuseppe Conte in missione negli Emirati arabi uniti
Abu Dhabi.Il premier Giuseppe Conte in missione negli Emirati arabi uniti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy