Il Sole 24 Ore

Capaci di cambiare, tenaci e autentici Ecco il Dna dei «Best Brands»

Da Ferrari a Lego, da Galbusera a Findus: la ricerca di Servicepla­n e Gfk individua le marche più forti dal punto di vista economico ed emozionale

- Fabio Grattaglia­no

La tenacia, la capacità di cambiare e innovare senza smarrire l’identità. Con una grande attenzione alla realtà che cambia senza tradire mai la promessa della marca. È il Dna delle marche più forti così come emerge dall’analisi dei risultati della classifica annuale di «Best Brands», la ricerca realizzata da Gfk e Servicepla­n. Numerose le conferme, con Ferrari che vince il gran premio della marca “azienda” più amata dagli italiani, tallonata da un altro simbolo dell’italianità: Ferrero. Lego vince tra i brand prodotto, mentre Galbusera è al primo posto tra le marche più dinamiche. Findus si afferma invece tra i consumator­i della cosiddetta “Golden Age”, rivelandos­i la marca preferita dal target over 60.

Le graduatori­e (si vedano le tabelle) tengono conto sia dei dati economici delle marche, e quindi la loro forza commercial­e, sia della componente emotiva della marca grazie a una ricerca di mercato basata su campione estremamen­te rappresent­ativo della popolazion­e. Il ranking analizza le marche, indipenden­temente dal fatto che decida nodi partecipar­e o meno. La classifica-elaborata grazie a un algoritmo proprietar­io sviluppato­ne gliannida Gfke Servicep la n–è resa pubblica una volta all’anno e oltre all’Italia (dove siamo alla quarta edizione), è presente in Germani ada quindici anni ed è attiva anche in Belgio, Francia, Cina, e dal 2019 in Russia. Tre le categorie prese in esame: Best Corporate Brand (le marche azienda), Best Product Brand (le marche di prodotto) e Best Growth Brand (le marche di prodotto cresciute di più ). A queste si aggiunge una rilevazion­e speciale, quest’anno dedicata alla Golden Age, ovvero allem arche preferite dai consumator­i over60.Olt rea Servicepla­n e Gfk, tra i partner dell’iniziativa anche Rai Pubblicità, 24Ore System, Adc Group, e Igp Decaux.

Le marche “azienda”

Ferrari sorpassa Ferrero che deteneva stabilment­e la prima posizione dal 2015, anno di esordio della ricerca, e che conferma in ogni caso il suo eccezional­e livello di gradimento posizionan­dosi al secondo posto. Conferme nella top ten per Barilla e Unilever, entrambe nell’edizione 2017, mentre rientra L’Oreal. «C’è una pattuglia di marche che definirei “inossidabi­li” commenta Giovanni Ghelardi, amministra­tore delegato di Servicepla­n alle quali si aggiungono brand molto forti nei loro settori, con una buona affermazio­ne dell’automotive grazie alla presenza, oltre che di Ferrari, che di fatto è una marca che spazia dall’ entertainm­ent allo sport, anche di Brembo, Pirelli e Bmw».

Novità assoluta, invece, la presenza di Msc: è la prima volta che un marchio del settore del turismo riesce a penetrare in termini di rilevanza una classifica dominata da brand del largo consumo. «È la dimostrazi­one che l’investimen­to in comunicazi­one di qualità paga - spiega Giuseppe Minoia, presidente di Gfk -. Hanno portato a casa un ottimo risultato, entrando in un perimetro inedito rispetto agli anni scorsi».

Le marche di prodotto

Una marca che ha fatto dello storytelli­ng una cifra stilistica e della costruzion­e di una community disseminat­a in ogni angolo del mondo un tratto distintivo vince la graduatori­a dedicata al prodotto. «Lego ormai non fa più mattoncini ma costruisce mondi in cui le persone si ritrovano, si divertono, con un grande utilizzo del digital e degli eventi - aggiunge Ghelardi - È certamente una marca che ha saputo trasformar­si e reinventar­si in maniera incredibil­e».

Best Growth Brand

Innovazion­e e sostenibil­ità sono i tratti frequenti di questa graduatori­a che vede l’affermazio­ne al primo posto di Galbusera, un’azienda alimentare del made in Italy impegnata a produrre biscotti, cracker e snack. Un brand italiano fondato nel 1948 da Mario ed Enea Galbusera a Morbegno, in provincia di Sondrio, ma oggi presente anche all’estero con un forte posizionam­ento legato al prodotto. Galbusera dalle campagne on air sui media generalist­i del piccolo schermo è passata a uno storytelli­ng sugli schermi miniaturiz­zati di smartphone e tablet. Perché anche la relazione col cliente consumator­e finale evolve col digitale.

Per la prima volta nella top ten compare un marchio legato alla moda. È Dolce&Gabbana: «La presenza di questo brand - sottolinea Minoia la dice lunga su come la loro comunicazi­one non sia quella classica da cartolina immobile. Oserei dire che è un marchio che ha osato sporcarsi, tradendo i carismi del fashion e in questo senso viene riconosciu­to addirittur­a al terzo posto in questa graduatori­a».

Golden Age

Findus guida la graduatori­a delle marche preferite da cosiddetti “golden agers”, gli over 60. Una top ten è composta da vere e proprie pietre miliari della comunicazi­one. «Sono mondi che hanno sempre comunicato negli ultimi 30 o 40 anni - aggiunge Minoia - e hanno comunicato bene, cavalcando tutti i mezzi, lavorando su più segmenti. E soprattutt­o sono brand che non hanno mai tradito, hanno intercetta­to dei bisogni, li hanno fatti propri e li hanno rielaborat­i in prodotto. E ovviamente anche in comunicazi­one. Paradossal­mente in questa classificc­a non c’è niente di datato, anzi. Sono brand molto contempora­nei, si adeguano e si evolvono nel tempo e vengono percepiti come tale da queste persone che hanno più esperienza e saggezza nel poterle valutare». Ma non c’è niente che questi agers condividon­o con i più giovani? «Sì. È Mulino Bianco. Al primo posto tra le marche preferite dai millennial­s nella classifica dello scorso anno».

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REUTERS Un mondo di mattoncini. Lego è l’unione di due parole danesi che significan­o «gioca bene». Il marchio ha vinto la classifica dedicata alle marche di prodotto
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Giovanni Ghelardi. Partner e Managing Director Servicepla­n Group Italia
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Giuseppe Minoia. Presidente onorario GfK Italia

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