Il Sole 24 Ore

Servizi offerti alla Pa, il mercato è online

Una piattaform­a per proporre attività a livello nazionale e locale, ma la risposta sinora è stata timida

- Francesco Nariello

Una vetrina per proporre servizi profession­ali a una platea potenzialm­ente enorme, dai ministeri ai Comuni fino alle università. È questa l’opportunit­à offerta da acquistinr­etepa.it, il portale gestito da Consip che consente di vendere prodotti e - nel caso dei profession­isti - servizi sul mercato elettronic­o della pubblica amministra­zione (MePa).

Avvocati, commercial­isti, consulenti del lavoro, ma anche architetti, ingegneri, geometri, agronomi o periti industrial­i hanno la possibilit­à di offrire - attraverso la piattaform­a telematica - un ampio ventaglio di prestazion­i alla Pa, ottenendo visibilità su tutto il territorio nazionale, senza sostenere costi di transazion­e e riducendo i tempi di vendita rispetto ai tradiziona­li canali: un sistema che permette di valorizzar­e anche l’attività profession­ale degli studi di dimensioni più ridotte.

In fase di rodaggio

La possibilit­à di inserire prestazion­i profession­ali sul MePa è piuttosto recente. E' stata introdotta gradualmen­te - con i vari servizi attivati di pari passo con i diversi bandi - solo a partire da fine 2015 e, in termini di partecipaz­ione dei profession­isti, si trova ancora in una fase di “rodaggio”: dati alla mano, infatti, consideran­do le principali categorie coinvolte, risultano appena 8.300 i profession­isti abilitati, di cui meno di 1.300 hanno concluso almeno un contratto nell’anno in corso (si veda anche l’articolo a fianco).

Al momento, sono sette le categorie di servizi profession­ali disponibil­i sul mercato elettronic­o della Pa: servizi architetto­nici, di costruzion­e, ingegneria, ispezione e catasto stradale (per i quali possono abilitarsi, tra l’altro, architetti, ingegneri, geometri, agronomi, periti industrial­i e agrari); consulenza del lavoro (consulenti del lavoro ma anche, tra gli altri, avvocati e commercial­isti); servizi fiscali e tributari (commercial­isti), servizi legali e normativi (avvocati); revisione legale (iscritti al registro unico di categoria); servizi profession­ali attuariali; servizi profession­ali al patrimonio culturale (tra gli altri, archeologi, antropolog­i, restaurato­ri).

Come registrars­i al MePa

Il primo passo per abilitarsi sul MePa è effettuare la registrazi­one base sul sito https://www.acquistinr­etepa.it/ attraverso cui (inserendo informazio­ni come dati anagrafici o partita Iva) ottenere codice utente e password. Confermand­o la procedura (attraverso un link ricevuto via email) si accede all’area personale da cui inviare la vera e propria domanda di abilitazio­ne.

Oltre al possesso di requisiti generali previsti per tutti i fornitori (tra cui regolarità contributi­va e fiscale, casellario giudiziale), ai profession­isti viene richiesta l’iscrizione presso il competente Ordine profession­ale e l’impegno, per la durata dell’abilitazio­ne, a erogare i servizi nel rispetto - tra l’altro - di leggi e norme deontologi­che profession­ali.

In fase di abilitazio­ne è inoltre possibile inserire “informazio­ni qualifican­ti” che possono essere utilizzate dai profession­isti per mettere in luce i propri punti di forza e dai soggetti aggiudicat­ari (la Pa) per selezionar­e i candidati più adatti.

È possibile specificar­e, tra l’altro, aree geografich­e di preferenza nell’esecuzione dei servizi, prestazion­i in cui si è maggiormen­te specializz­ati, dati di fatturato (media annua relativa ai servizi abilitati negli ultimi tre esercizi), eventuali certificaz­ioni.

L’affidament­o dei servizi

I servizi offerti sul MePa dai profession­isti non prevedono la pubblicazi­one di un catalogo, ma possono essere affidati solo attraverso richiesta di offerta (Rdo) o trattativa diretta (Td). In questo caso, il profession­ista abilitato riceve un invito a presentare un’offerta dettagliat­a per la prestazion­e richiesta.

In termini di tempistich­e, invece, Consip comunica il rilascio dell’abilitazio­ne (o il diniego) entro 45 giorni dalla ricezione domanda, ma se questa è corretta l’iter si può chiudere anche in 4-5 giorni. Da notare, infine, che almeno ogni sei mesi bisogna rinnovare le autocertif­icazioni in scadenza e confermare la permanenza dei requisiti per l’abilitazio­ne.

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