Servizi offerti alla Pa, il mercato è online
Una piattaforma per proporre attività a livello nazionale e locale, ma la risposta sinora è stata timida
Una vetrina per proporre servizi professionali a una platea potenzialmente enorme, dai ministeri ai Comuni fino alle università. È questa l’opportunità offerta da acquistinretepa.it, il portale gestito da Consip che consente di vendere prodotti e - nel caso dei professionisti - servizi sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePa).
Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, ma anche architetti, ingegneri, geometri, agronomi o periti industriali hanno la possibilità di offrire - attraverso la piattaforma telematica - un ampio ventaglio di prestazioni alla Pa, ottenendo visibilità su tutto il territorio nazionale, senza sostenere costi di transazione e riducendo i tempi di vendita rispetto ai tradizionali canali: un sistema che permette di valorizzare anche l’attività professionale degli studi di dimensioni più ridotte.
In fase di rodaggio
La possibilità di inserire prestazioni professionali sul MePa è piuttosto recente. E' stata introdotta gradualmente - con i vari servizi attivati di pari passo con i diversi bandi - solo a partire da fine 2015 e, in termini di partecipazione dei professionisti, si trova ancora in una fase di “rodaggio”: dati alla mano, infatti, considerando le principali categorie coinvolte, risultano appena 8.300 i professionisti abilitati, di cui meno di 1.300 hanno concluso almeno un contratto nell’anno in corso (si veda anche l’articolo a fianco).
Al momento, sono sette le categorie di servizi professionali disponibili sul mercato elettronico della Pa: servizi architettonici, di costruzione, ingegneria, ispezione e catasto stradale (per i quali possono abilitarsi, tra l’altro, architetti, ingegneri, geometri, agronomi, periti industriali e agrari); consulenza del lavoro (consulenti del lavoro ma anche, tra gli altri, avvocati e commercialisti); servizi fiscali e tributari (commercialisti), servizi legali e normativi (avvocati); revisione legale (iscritti al registro unico di categoria); servizi professionali attuariali; servizi professionali al patrimonio culturale (tra gli altri, archeologi, antropologi, restauratori).
Come registrarsi al MePa
Il primo passo per abilitarsi sul MePa è effettuare la registrazione base sul sito https://www.acquistinretepa.it/ attraverso cui (inserendo informazioni come dati anagrafici o partita Iva) ottenere codice utente e password. Confermando la procedura (attraverso un link ricevuto via email) si accede all’area personale da cui inviare la vera e propria domanda di abilitazione.
Oltre al possesso di requisiti generali previsti per tutti i fornitori (tra cui regolarità contributiva e fiscale, casellario giudiziale), ai professionisti viene richiesta l’iscrizione presso il competente Ordine professionale e l’impegno, per la durata dell’abilitazione, a erogare i servizi nel rispetto - tra l’altro - di leggi e norme deontologiche professionali.
In fase di abilitazione è inoltre possibile inserire “informazioni qualificanti” che possono essere utilizzate dai professionisti per mettere in luce i propri punti di forza e dai soggetti aggiudicatari (la Pa) per selezionare i candidati più adatti.
È possibile specificare, tra l’altro, aree geografiche di preferenza nell’esecuzione dei servizi, prestazioni in cui si è maggiormente specializzati, dati di fatturato (media annua relativa ai servizi abilitati negli ultimi tre esercizi), eventuali certificazioni.
L’affidamento dei servizi
I servizi offerti sul MePa dai professionisti non prevedono la pubblicazione di un catalogo, ma possono essere affidati solo attraverso richiesta di offerta (Rdo) o trattativa diretta (Td). In questo caso, il professionista abilitato riceve un invito a presentare un’offerta dettagliata per la prestazione richiesta.
In termini di tempistiche, invece, Consip comunica il rilascio dell’abilitazione (o il diniego) entro 45 giorni dalla ricezione domanda, ma se questa è corretta l’iter si può chiudere anche in 4-5 giorni. Da notare, infine, che almeno ogni sei mesi bisogna rinnovare le autocertificazioni in scadenza e confermare la permanenza dei requisiti per l’abilitazione.