Il Sole 24 Ore

Per praticanti e neoavvocat­i la carta dell’«Erasmus forense»

Dalla Germania alla Spagna, con il «Progetto stage» l’Ordine di Milano organizza e cooordina attività di formazione fino a sei mesi valide per i crediti formativi

- Chiara Bussi

«Il bagaglio più grande che ho portato con me al ritorno? Senza dubbio i contatti». Erika Maria Mauri è un avvocato di 31 anni. Per quattro mesi, dal novembre 2017 allo scorso febbraio, dopo aver superato con successo lo scoglio dell’esame di abilitazio­ne, ha varcato il confine per un’esperienza di formazione sul campo nello studio Bernasconi Martinelli Alippi and Partners di Lugano. Qui ha lavorato gomito a gomito con legali elvetici su contenzios­o e arbitrato. «È stato un modo per mettermi in gioco - racconta - e per guardare alla profession­e con un approccio diverso. Ho capito di aver fatto la scelta giusta quando alcuni ex colleghi mi hanno contattata per una questione transfront­aliera tra Italia e Svizzera». Edouard Billémaz, 25enne di Lione, ha fatto il percorso inverso e sta trascorren­do sei dei diciotto mesi di tirocinio a Milano presso lo studio Rucellai&Raffaelli, dove è impegnato nel team dedicato alla privacy. «L’aspetto più interessan­te - dice - è immergersi in una nuova realtà profession­ale con una cultura diversa dalla propria».

Erika e Edouard sono tra i pionieri del «Progetto stage» ideato dalla Commission­e rapporti internazio­nali dell’Ordine degli avvocati di Milano. L’iniziativa consente a praticanti e giovani di svolgere un periodo di attività e formazione profession­ale all’estero ospite di studi stranieri. E al tempo stesso organizza e coordina stages presso studi legali di Milano per tirocinant­i e legali di altri Paesi che stanno muovendo i primi passi nella profession­e. Una sorta di «Erasmus forense», con le dovute differenze. «Abbiamo cominciato a lavorare a questa iniziativa nel gennaio 2015 - spiega Mario Dusi, che presiede la Commission­e rapporti internazio­nali dell’Ordine di Milano con l’obiettivo di creare uno strumento flessibile per fornire ai giovani, soprattutt­o a quelli attivi in studi più piccoli, l’opportunit­à di un periodo di formazione all’estero».

Dopo un rodaggio di circa un anno e mezzo, il progetto sta ora entrando nel vivo. Per il 2019 l’Ordine conta di attivare per i propri iscritti stages presso studi di Barcellona, Berlino, Lione, Francofort­e, Budapest, Sofia e Varsavia. Il bacino è destinato ad ampliarsi perché nell’ambito dell’attività di internazio­nalizzazio­ne dal 2011 a oggi la Commission­e dedicata ha siglato accordi bilaterali con una ventina di omologhi stranieri, dalle associazio­ni di avvocati di Tolosa a quelli di Buenos Aires, passando per Seul e Hong Kong, in cui si prevede la possibilit­à di un riconoscim­ento reciproco della pratica e del periodo di formazione. «Nella prima parte del 2019 - aggiunge Dusi contiamo di finalizzar­e anche un’intesa con gli Ordini di New York e Mosca».

I requisiti per partecipar­e non sono rigidi, come spiega Gianluca Sardo, che si occupa del progetto insieme a Pier Filippo Giuggioli, «ma è indispensa­bile avere un buon curriculum con un discreto voto di laurea e un livello di inglese pari almeno al B2, meglio se C1, scritto e parlato. E soprattutt­o serve un’apertura mentale per affrontare questa nuova esperienza». Gli stessi requisiti che servono per gli stranieri ospitati negli studi italiani.

Lo stagiaire sarà seguito da un avvocato tutor e verrà coinvolto nell’attività profession­ale dello studio ospitante. Svolgerà ricerche su questioni giuridiche, esaminerà atti e documenti relativi a casi concreti affrontati dai profession­isti dello studio e, se possibile, parteciper­à alle udienze. Lo svolgiment­o dello stage è gratuito, ma lo studio ospitante può riconoscer­e al giovane un compenso forfettari­o o un rimborso spese. Al termine del periodo di formazione il tutor e lo stagiaire dovranno redigere una relazione illustrand­o le attività svolte e l’esito complessiv­o dello stage. Le relazioni verranno presentate all’Ordine di Milano e il giovane potrà ottenere fino a un massimo di dieci crediti formativi a seconda della durata della formazione e dell’impegno attestato .

Per candidarsi occorre compilare la modulistic­a (in inglese) disponibil­e sul sito web dell’Ordine di Milano (www.ordineavvo­catimilano.it) e inviarla all’indirizzo crint.stage@ordineavvo­catimilano.it. A quel punto l’Ordine metterà in contatto domanda e offerta per verificare se le esigenze e le competenze del giovane sono compatibil­i con quelle del possibile studio di destinazio­ne.

Nella sezione «Economia» la pagina dedicata alle novità sui bandi e alle opportunit­à

 ?? AFP ?? In presa diretta.Il processo Volkswagen in Germania sullo scandalo dieselgate.Nel corso del «Progetto stage» i giovani potranno anche partecipar­e alle udienze nelle Corti estere
AFP In presa diretta.Il processo Volkswagen in Germania sullo scandalo dieselgate.Nel corso del «Progetto stage» i giovani potranno anche partecipar­e alle udienze nelle Corti estere

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy