Digitale e innovazione nei bandi regionali a misura di geometra
Lazio, Marche e Sardegna puntano su credito e nuove tecnologie
Geometri alla sfida della riconversione tecnologica con i bandi dei fondi strutturali delle Regioni. La profonda trasformazione della professione apre la strada a nuove chance anche nell’accesso a forme di sostegno pubbliche, grazie ai fondi messi in pista dallo Stato e dalla Ue. «Per i liberi professionisti italiani e, in particolar modo per i rappresentanti dell’area tecnica come i geometri dice Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati - i fondi europei sono un’opportunità da non sottovalutare assolutamente».
Per intercettare queste opportunità il Consiglio nazionale, insieme a Sogei, ha lanciato «Geoweb», la piattaforma dedicata che conta 42.225 iscritti e fornisce servizi a tutto campo, tra cui naturalmente anche quello di assistenza ai professionisti nella ricerca di bandi e avvisi pubblici delle Regioni. «Poter disporre delle soluzioni idonee per affrontare il costante aggiornamento formativo, o degli incentivi a sostegno della riqualificazione tecnologica del proprio studio, infatti, rappresenta una leva indispensabile per affrontare il mercato e fronteggiare la crisi che ancora colpisce l’economia del nostro Paese», conclude Savoncelli.
Geoweb accende i fari sul bando della Regione Lazio che ha lanciato il Fondo rotativo per il piccolo credito (Frpc): con i suoi 39 milioni a valere sul Por Fesr 2014-2020 sostiene i liberi professionisti (e le imprese) che riscontrano difficoltà nell’accesso al credito tradizionale. Il costo del progetto non deve essere inferiore a 10mila euro e il finanziamento - a tasso agevolato - può coprire il 100% dell’investimento. Il credito può sostenere, tra le altre cose, l’acquisto di macchinari, attrezzature, strumenti e sistemi, dispositivi, software e applicativi digitali. Il bando scade a esaurimento delle risorse.
Per i geometri delle Marche, poi, c’è il bando di quasi 9 milioni nell’ambito del Por Fesr 2014-2020 con scadenza il 31 dicembre 2020. Si tratta di risorse destinate ai processi di innovazione tecnologica e digitale, come l’acquisto di beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, comprese le società tra geometri, in chiave Industria 4.0. Il bando, tra l’altro, copre le spese per i servizi di sostegno all’innovazione e per le perizie tecniche giurate o gli attestati di conformità.
In Sardegna un avviso pubblico (Por Fesr 2014-2020) mette sul piatto 800mila euro per il sostegno all’innovazione: anche in questo caso potranno presentare domanda gli studi tecnici costituiti sotto forma di Srl e Srls. Si tratta di aiuti per la realizzazione di un Piano di innovazione che deve prevedere lo sviluppo di un nuovo prodotto o l’innovazione del processo di produzione. «Il Piano - spiegano le disposizioni attuative dell’avviso - è costituito da interventi di consulenza in materia di innovazione e servizi di supporto all’innovazione organizzativa e di mercato». La scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.