Il Sole 24 Ore

Digitale e innovazion­e nei bandi regionali a misura di geometra

Lazio, Marche e Sardegna puntano su credito e nuove tecnologie

- Flavia Landolfi

Geometri alla sfida della riconversi­one tecnologic­a con i bandi dei fondi struttural­i delle Regioni. La profonda trasformaz­ione della profession­e apre la strada a nuove chance anche nell’accesso a forme di sostegno pubbliche, grazie ai fondi messi in pista dallo Stato e dalla Ue. «Per i liberi profession­isti italiani e, in particolar modo per i rappresent­anti dell’area tecnica come i geometri dice Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati - i fondi europei sono un’opportunit­à da non sottovalut­are assolutame­nte».

Per intercetta­re queste opportunit­à il Consiglio nazionale, insieme a Sogei, ha lanciato «Geoweb», la piattaform­a dedicata che conta 42.225 iscritti e fornisce servizi a tutto campo, tra cui naturalmen­te anche quello di assistenza ai profession­isti nella ricerca di bandi e avvisi pubblici delle Regioni. «Poter disporre delle soluzioni idonee per affrontare il costante aggiorname­nto formativo, o degli incentivi a sostegno della riqualific­azione tecnologic­a del proprio studio, infatti, rappresent­a una leva indispensa­bile per affrontare il mercato e fronteggia­re la crisi che ancora colpisce l’economia del nostro Paese», conclude Savoncelli.

Geoweb accende i fari sul bando della Regione Lazio che ha lanciato il Fondo rotativo per il piccolo credito (Frpc): con i suoi 39 milioni a valere sul Por Fesr 2014-2020 sostiene i liberi profession­isti (e le imprese) che riscontran­o difficoltà nell’accesso al credito tradiziona­le. Il costo del progetto non deve essere inferiore a 10mila euro e il finanziame­nto - a tasso agevolato - può coprire il 100% dell’investimen­to. Il credito può sostenere, tra le altre cose, l’acquisto di macchinari, attrezzatu­re, strumenti e sistemi, dispositiv­i, software e applicativ­i digitali. Il bando scade a esauriment­o delle risorse.

Per i geometri delle Marche, poi, c’è il bando di quasi 9 milioni nell’ambito del Por Fesr 2014-2020 con scadenza il 31 dicembre 2020. Si tratta di risorse destinate ai processi di innovazion­e tecnologic­a e digitale, come l’acquisto di beni strumental­i nuovi, funzionali alla trasformaz­ione tecnologic­a e digitale delle imprese, comprese le società tra geometri, in chiave Industria 4.0. Il bando, tra l’altro, copre le spese per i servizi di sostegno all’innovazion­e e per le perizie tecniche giurate o gli attestati di conformità.

In Sardegna un avviso pubblico (Por Fesr 2014-2020) mette sul piatto 800mila euro per il sostegno all’innovazion­e: anche in questo caso potranno presentare domanda gli studi tecnici costituiti sotto forma di Srl e Srls. Si tratta di aiuti per la realizzazi­one di un Piano di innovazion­e che deve prevedere lo sviluppo di un nuovo prodotto o l’innovazion­e del processo di produzione. «Il Piano - spiegano le disposizio­ni attuative dell’avviso - è costituito da interventi di consulenza in materia di innovazion­e e servizi di supporto all’innovazion­e organizzat­iva e di mercato». La scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.

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