I big data mappano il territorio
Politecnico delle Marche
Intelligenza artificiale e human computation a servizio della ricostruzione post sismica e della sicurezza. Emanuele Frontoni, professore associato di informatica all’Università Politecnica delle Marche esporrà al Fidec le loro possibili applicazioni alla valutazione di situazioni di rischio (in particolar modo nei centri storici delle città), ma anche per la rigenerazione dello spazio abitativo a partire dall’analisi dei comportamenti umani.
«Parliamo della possibilità di raccogliere rapidamente dati preziosi, tramite droni o laser scanning, rilevando in 3D il patrimonio costruito danneggiato da eventi come i terremoti, riuscendo così – spiega Frontoni – a classificare ad esempio i profili di rischio in zona sismica, con una prima osservazione dall’esterno». Si tratta di un’attività scientifica che andrà combinata con l’indagine strutturale, ma che si configura come un’opportunità per una stima indicativa e puntuale.
Alcune prime applicazioni sono già state fatte dal gruppo di lavoro della facoltà di ingegneria, per conto di committenze pubbliche, in particolare i sistemi regionali, facendo delle comparazioni con i rilievi storici esistenti. «Un strada particolarmente interessante – commenta Frontoni anche sul fronte della manutenzione urbana. Sfide che si aprono per il settore dell’edilizia considerando la mole di disegni e di informazioni contenute nei progetti, che potrebbero essere sistematizzate, come già altri settori industriali fanno da tempo».
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