Il Sole 24 Ore

Il sistema informatic­o globale non sempre fornisce dati «pronti»

La trasformaz­ione nel formato Xml può presentare difficoltà

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La fattura elettronic­a per essere tale deve essere inviata al sistema d’interscamb­io dell’agenzia delle Entrate in un formato Xml strutturat­o secondo determinat­e specifiche tecniche. Questo formato avrà a breve una evoluzione e abbraccerà dal 18 novembre 2019 il nuovo formato unico di fattura elettronic­a europea creato e approvato dal Cen (Comitato europeo di normalizza­zione). Ovviamente la sua piena implementa­zione da parte di tutte le imprese porterebbe tra fornitore e cliente a una completa integrazio­ne dei sistemi, con vantaggi enormi sia in termini di elaborazio­ne, sia di gestione dell’informazio­ne.

Attualment­e però, il tempo che manca all’appuntamen­to del 1° gennaio ci impone di adeguare i nostri sistemi a essere strutturat­i per trasformar­e il dato provenient­e dal sistema contabile nel formato Xml, per popolare tutti i campi di natura obbligator­ia previsti dagli articoli 21 e 21-bis del Dpr 633/72, ovvero per inserire nel formato tutte le ulteriori richieste che nel tempo, per legge, dobbiamo ritrovare nella fattura. La trasformaz­ione in Xml dei dati provenient­i dai sistemi informatic­i può non essere un’operazione facile e realizzabi­le in tempi brevi, specialmen­te se il cliente non ha disposizio­ne sistemi standard o l’accesso a tracciati strutturat­i nativi. In particolar­e, queste difficoltà colpiscono maggiormen­te chi usa sistemi informatic­i globali (come Sap, Microsoft e Oracle). In questi sistemi molto spesso:

 i tracciati disponibil­i (ad esempio Idoc di Sap) non sono di fatto standard;  alcuni dati fiscali obbligator­i vanno addirittur­a creati: ad esempio il file Idoc di Sap non contiene il valore dell’imponibile diviso per aliquota Iva.

A fronte di queste difficoltà la logica più sensata, a fine anno e con molte aziende ancora indecise, è quella di:  scorporare i dati minimi obbligator­i per preservare l’adempiment­o semplifica­ndo quindi il procedimen­to di set-up;

 inglobare la fattura analogica in formato Pdf come allegato all’Xml, soluzione preferibil­e rispetto ad avere due canali paralleli (Sdi e invio email tradiziona­le di un documento fac-simile) con evidenti problemi di sincronizz­azione;

 rimandare al 2019 il completame­nto del file Xml Sdi, potendo cogliere tutti i benefici dell’integrazio­ne di processo.

Sul piano tecnologic­o e organizzat­ivo, una soluzione potrebbe essere quella di produrre un file strutturat­o proposto da un intermedia­rio, con il vantaggio di una sintassi semplifica­ta per lo sviluppo informatic­o e un annullamen­to dei costi di aggiorname­nto e manutenzio­ne, a carico dell’intermedia­rio stesso. Nel caso di sistemi Sap, intercetta­re solo i campi minimi (ex articolo 21 del Dpr 633/72) per l’adempiment­o che sono relativame­nte più facili da reperire e allegare il file Pdf della fattura analogica a completame­nto delle informazio­ni necessarie.

IL SOLE 24 ORE, 17 NOVEMBRE

2018, PAGINA 16

Il giornale di sabato ha illustrato le criticità evidenziat­e dal Garante della privacy sul nuovo obbligo della e-fattura

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