Dalla mobilità al contract per hotel di lusso
«Èstata una scelta coraggiosa, ma anche convinta: reagire alla mobilità, causata dalla messa in liquidazione della Gatto Cucine, e conservare l’esperienza artigianale maturata negli anni». Federico Frontalini, presidente di Mobitaly, è uno tra i sedici dipendenti che, quattro anni fa, furonoprotagonistidiunadelleprime operazioni di workers buyout nelle Marche. Una partenza complessa, accompagnata da una crescita costante.Oggil’aziendaha18socicooperatori (si sono aggiunti altri due colleghi, ndr.) ha cambiato sito e linee produttive, deciso di affiancare all’attività di terzista la produzione di cucine con il proprio brand. MoKaKi, la linea con la quale Mobitaly ha esordito sul mercato, è un acronimo che sta per modular cat kitchen perché pensata per gli amanti dei gatti. Il 2018 è stato l’anno di Plus, che prevede spazi di lavoro e vani di contenimento più ampi rispetto alla media, per migliorare la funzionalità e rendere la cucina più pratica ed ergonomica.
«I nostri prodotti sono destinati a un target alto di gamma – spiega Frontalini-,clienticheamanoilmobile di qualità, il design italiano, la cura artigianale dei particolari e il su misura». Caratteristiche che spingonoMobitalyancheall’estero:Spagna,Germania,eFranciaiprincipali mercati di sbocco, con il Camerun che oggi è più di una scommessa. E poic’èilcontract:Mobitalyharealizzatogliinternidell’HotelEdenaRoma e la luxury suite dell’Hard Rock HoteldiMiamiappartenenteaduna tra le più famose catene di hotel mondiali.Nuovibusinesschefaranno crescere a fine anno il fatturato del 25%, a quota 2 milioni.